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Dollaro USA in Ribasso in Scia a una Lettura Deludente delle Spese per Consumi

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Feb 3, 2015, 01:22 GMT+00:00

Lunedì è stato pubblicato il rapporto sulle spese per consumi negli USA, che nel mese di dicembre hanno registrato la maggiore flessione dalle fine del

Dollaro USA in Ribasso in Scia a una Lettura Deludente delle Spese per Consumi

Lunedì è stato pubblicato il rapporto sulle spese per consumi negli USA, che nel mese di dicembre hanno registrato la maggiore flessione dalle fine del 2009. Il rapporto suggerisce che i consumatori hanno probabilmente preferito mettere da parte il denaro extra – risparmiato in virtù del crollo dei prezzi della benzina – piuttosto che spenderlo. Secondo il Dipartimento del Commercio, la spesa per consumi sarebbe scesa dello 0,3%, mentre i dati per il mese di novembre sono stati rivisti in ribasso allo 0,5%.

Il Dipartimento del Commercio ha anche segnalato un aumento del reddito privato dello 0,3% nel mese di dicembre, dato in linea con il mese precedente. Il tasso di risparmio privato è aumentato dal 4,3% al 4,9%.

L’indice dei prezzi per la spese per il consumo privato (PCE) è allo 0,7%, ai minimi dall’ottobre 2009.

L’indice PMI definitivo per il settore manifatturiero si attesta a 53,9, in ribasso rispetto al 54,1 del mese precedente. L’indice PMI ISM del settore manifatturiero si attesta a 53,5, al di sotto delle aspettative, ma anche la spesa nel settore edile e i prezzi ISM nel settore manifatturiero registrano valori al di sotto delle stime.

I rapporti economici deludenti hanno contribuito a premere il dollaro USA in ribasso, probabilmente perché tale scenario lascia presagire che la Federal Reserve possa posticipare l’aumento dei tassi. Attualmente i trader prevedono un aumento nel mese di giugno, ma i dati di oggi probabilmente potrebbero spingere la Fed a fare ancora ricorso all’invito alla “pazienza”.

L’ipotesi secondo la quale la Fed aumenterà il tasso di interesse prima del previsto aveva spinto il dollaro USA in rialzo. I dati di oggi e il rapporto sul Pil per il quarto trimestre al di sotto della aspettative potrebbero spingere la Fed a mantenere i tassi di interesse ai minimi storici, spingendo in questo modo il dollaro in ribasso.

L’indebolimento del dollaro, insieme a un possibile short squeeze, potrebbero aver contribuito oggi a sostenere il dollaro. La coppia EUR/USD, da quando la Banca Centrale Europea ha annunciato il programma di stimolo massiccio, ha seguito un trend laterale con una leggera tendenza al rialzo. Dal momento che la decisione poteva essere già stata assorbita dal prezzo di mercato, i venditori short ne hanno approfittato per realizzare i profitti e alleggerire le proprie posizioni short.

Oggi la coppia GBP/USD ha perso terreno nonostante i dati sul settore manifatturiero in GB superiori alle previsioni. I trader si aspettavano un lettura a 52,7, contro un dato reale pari a 53,0.

Sul Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile registrano un ribasso nonostante l’ondata di vendite sul mercato del dollaro USA; ad influire potrebbe essere stato invece il rafforzamento dell’euro. Recentemente, i trader dell’oro hanno tratto vantaggi del clima di incertezza; dal momento che l’annuncio della scorsa settimana da parte della Fed che ha lasciato presagire unaumento nel corso del 2015 il supporto per il mercato dell’oro ha perso forza. Anche l’imponente rally sul mercato USD/CHF ha d’altronde pesato sui prezzi dell’oro.

Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza a marzo hanno registrato un rialzo. Il rally è collegato alla condizioni di ipervenduto tecnico e al rally di importante di copertura short verificatosi lo scorso venerdì.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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