Oggi in Europa e negli Stati Uniti non sono stati pubblicati rapporti economici di prima importanza; a tenere in apprensione trader e investitori sono
Oggi in Europa e negli Stati Uniti non sono stati pubblicati rapporti economici di prima importanza; a tenere in apprensione trader e investitori sono stati invece gli sviluppi della crisi greca. Il ritrovato clima di fiducia in Europa potrebbe aver contribuito a sostenere i mercati azionari, ma i venditori continuano a fare affidamento su euro, sterlina britannica, oro e petrolio greggio.
Secondo il primo ministro greco Alexis Tsipras, saremmo oramai a un passo dalla sigla di un accordo. Allo stesso tempo, il rappresentante dell’Unione Europea si tiene ben lontano da facili entusiasmi, confermando invece che “si sta ancora lavorando per il raggiungimento di un accordo”.
I trader questa settimana si tengono pronti a un aumento di volatilità, dal momento che i mercati saranno fortemente influenzati dalle prime pagine dei giornali. La forza del dollaro USA di oggi è indice del fatto che gli investitori sono ancora tendenzialmente pessimisti riguardo il raggiungimento di un accordo di lungo termine per il salvataggio della Grecia.
La coppia EUR/USD continua a cedere supporto, avvicinandosi rapidamente al minimo del 21 aprile a quota 1,0659; in questo momento il trend principale è ribassista. Anche la coppia GBP/USD si muove in ribasso in tandem con la valuta comune europea, comunque, dal momento che il trend è rialzista, l’andata di venite in realtà rappresenta un movimento di correzione.
La forza del dollaro USA ha contribuito a spingere in ribasso i future sull’oro con scadenza ad agosto. Il momentum ribassista appare in costante aumento e questo potrebbe celare delle liquidazioni da parte degli investitori su posizioni long. Nel caso in cui venisse raggiunto un accordo che riuscisse a scongiurare la possibile bancarotta della Grecia, i prezzi potrebbero stabilizzarsi: questo rende l’oro vulnerabile alla prospettiva di un possibile rally di copertura short nel breve termine.
In vista del rapporto settimanali sulle scorte dell’Agenzia di Informazione sull’Energia, in uscita giovedì, i future sul petrolio greggio con scadenza a luglio rimangono sostanzialmente invariati. I trader si aspettano una flessione di 1,5 miliardi di barili, un dato inferiore rispetto alla contrazione di 2,7 milioni di barili della scorsa settimana: in questo caso potrebbe segnalare un incremento della produzione negli USA. A causa del previsto aumento della produzione di scisto negli USA, che si aggiunge a una già abbondante produzione da parte di paesi dell’Opec, fra i trader sta cominciando a maturare un sentiment ribassista sui prezzi.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.