Venerdì i mercati azionari USA oscillano per poi muoversi in rialzo in seguito alla pubblicazione del rapporto Usa sulle buste-paga del settore non
Venerdì i mercati azionari USA oscillano per poi muoversi in rialzo in seguito alla pubblicazione del rapporto Usa sulle buste-paga del settore non agricoli; a frenare i guadagni il clima di preoccupazione in vista delle elezioni presidenziali. Nonostante il rimbalzo dopo un’apertura debole, il volume di scambi è sotto la media poiché molti investitori si sono disposti a bordo campo in vista delle elezioni di martedì.
Nel mercato cash, a metà sessione la media industriale Dow Jones è in rialzo di 20 punti e si attesta a 17.950. S&P’s 500 sale a 2093,57, su di 4,91 punti (+0,24%) e il Nasdaq Composite si attesta a 5069,15, in rialzo di 10,74 punti (+0,21%).
L’indice di volatilità VIX CBOE continua a riflettere il clima di nervosismo per una possibile vittoria del candidato repubblicano Donald Tramp, considerato “l’ignoto” contro il candidato repubblicano Hillary Clinton che rappresenta invece lo “status quo”. Il VIX si attesta a 21,9, in rialzo di quasi il 36% da inizio settimana.
I nuovi dati diffusi da Realclearpolitics parlano di una competizione serrata, quando appena una settimana fa la Clinton guidava i sondaggi con un distacco di cinque punti. Secondo gli ultimi sondaggi, invece, il vantaggio sarebbe ridotto a 1,7 punti.
Notizie economiche dagli USA
Venerdì il Governo ha annunciato la creazione di 161 mila nuovi posti di lavoro nel mese di ottobre, un dato inferiore rispetto ai 175.000 previsti degli analisti. Il tasso di disoccupazione scende dal 5,0% al 4,9%, in linea con le aspettative.
Il miglior dato tra quelli contenuti nel rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo ‘ quello sul salario medio orario, che sale di 10 centesimi, riflettendo l’incremento annualizzato del 2,8% (Bureau of Labor Statistics).
Nonostante il dato principale al di sotto delle aspettative, la maggior parte degli investitori concordano sul fatto che i dati siano buoni abbastanza da giustificare un aumento di tassi di interesse nel mese di dicembre.
Dollaro USA e valute
I future sull’indice del dollaro USA con scadenza a dicembre cedono lo 0,19% circa, pagando il clima di diffuso nervosismo in vista delle elezioni presidenziali di martedì. I trader hanno sostanzialmente ignorato il rapporto sull’occupazione e il probabile aumento dei tassi di interesse nel mese di dicembre. Secondo un sondaggio Reuters/Ipsos’ la corsa per le presidenziali si sarebbe fatta molto più serrata, con diversi Stati in bilico.
L’azione di prezzo sul mercato forex riflette il clima di avversione al rischio in vista delle elezioni. La maggior parte degli investitori vanno short sul dollaro e spostano i propri capitali nelle cosiddette valute-riserva di valore come lo yen giapponese, l’euro e il franco svizzero.
Oro
Il rafforzamento su mercati azionari ha contribuito venerdì a frenare l’avanzata dei future sull’oro con scadenza a dicembre, ma il calo del dollaro potrebbe offrire supporto. Inoltre, il rapporto sull’occupazione potrebbe aver contribuito alla pressione sull’oro in vista di un sempre più probabile aumento dei tassi nel mese di dicembre. Le probabilità in tal senso sono date ora attorno al 72-74%.
Petrolio Greggio
Il prezzo del petrolio greggio venerdì scende alla luce dei rumour secondo i quali l’Arabia Saudita sarebbe minacciando un aumento di produzione nel caso in cui l’Iran si rifiutasse di limitare i propri livelli di produzione. La notizia è stata però smentita dal segretario generale dell’Opec, innescando una risposta contrastante da parte dei trader.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.