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I dati positivi sugli utili delle banche Usa alimentano la propensione al rischio

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Oct 15, 2016, 03:52 GMT+00:00

Venerdì, mentre gli investitori assimilano i risultati delle trimestrali di diverse importanti banche e i nuovi dati economici dagli Stati Uniti, i

I dati positivi sugli utili delle banche Usa alimentano la propensione al rischio

Venerdì, mentre gli investitori assimilano i risultati delle trimestrali di diverse importanti banche e i nuovi dati economici dagli Stati Uniti, i riflettori si spostano sui mercati azionari. Sono attesi in giornata anche un paio di interventi da parte degli esponenti della Fed. L’azione di prezzo evidenzia il passaggio da un mercato influenzato dalla banca centrale a un mercato condizionato dalle trimestrali.
Buona la performance dei mercati azionari, con l’indice S&P 500 a 2141,08, in rialzo di 8,53 punti (+0,40%), e il Blue Chip Dow Jones Industrial Average a 18.210,36, in rialzo di 111,42 punti (+0,62%), mentre il Nasdaq composito del settore tecnologico si attesta a 5239,79, in rialzo di 26,46 punti (+0,51%).
A inizio sessione, gli indici sono stati favoriti dai risultati trimestrali incoraggianti di J. P Morgan Chase, Wells Fargo e Citigroup, tutti e tre superiori alle aspettative sia nel reddito lordo che nel risultato netto.
Per quanto riguarda i dati economici degli USA, le vendite al dettaglio nel mese di settembre salgono dello 0,6%, un dato in linea con le aspettative. Secondo il Dipartimento del Lavoro, l’indice dei prezzi alla produzione aumenta invece dello 0,3%, superando lo 0,2% previsto e il precedente 0,0%. L’indice di fiducia dei consumatori nel mese di ottobre si attesta a 87,9, ben al di sotto del 92 previsto, mentre il dato sulle giacenze aziendali nel mese di agosto registra un incremento dello 0,2%.
Oggi a inizio giornata il presidente della Fed di Boston Eric Rosengren ha dichiarato alla CNBC di non aver cambiato opinione rispetto all’innalzamento di tassi di interesse: ad essere cambiate sarebbero le condizioni economiche, sostiene, aggiungendo che i tassi di interessi dovevano essere aumentati perché l’economia era vicina alla piena occupazione e all’obiettivo del 2% per il tasso di inflazione.
Più tardi, alle 17:30 GMT, terrà un discorso il presidente della Fed Janet Yellen.

TITOLI DEL TESORO

I mercati dei titoli del Tesoro USA reagiscono ai nuovi dati economici in maniera contrastante. I rendimenti dei titoli subiscono una flessione in seguito alla pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio e sull’indice dei prezzi alla produzione, ma salgono nettamente in seguito al rilascio del deludente rapporto sulla fiducia dei consumatori nel mese di ottobre. A metà sessione i rendimenti dei titoli T-Note a 10 anni si attestano attorno a 1,7687%, mentre per gli T-Bond a trent’anni salgono del 2,521%, in entrambi i casi al di sotto dei tassi registrati prima della diffusione del rapporto sulla fiducia dei consumatori.

PETROLIO GREGGIO

A metà sessione i future sul petrolio greggio con scadenza a dicembre si muovono in ribasso. Dopo un rally che ha spinto il prezzo a quota 51,51 $, il mercato ha subito un’inversione e si attesta in questo momento a 50,58 dollari, in ribasso di 0,27 $ (-0,53%). Dietro il calo ci sarebbero i timori rispetto all’eccesso di offerta globale, che hanno prevalso sul calo delle scorte di petrolio USA e sul piano per un taglio alla produzione dell’Opec.

FOREX

I future sull’indice del dollaro USA con scadenza a dicembre guadagnano terreno e salgono a 97,97, recuperando oltre il 50% delle perdite di ieri. L’azione di prezzo indica che gli investitori sono tornati a concentrarsi sull’andamento dei tassi di interesse negli USA, distogliendo l’attenzione dalle condizioni economiche in Cina, corresponsabili del calo di giovedì.
Visto che oggi è una giornata caratterizzata da una forte propensione al rischio sui mercati azionari, USD/JPY è in rialzo di 0,28% dopo che gli investitori hanno abbandonato lo yen giapponese alla ricerca di rendimenti migliori su beni di investimento ad alto rischio. La coppia AUD/USD si muove in rialzo dello 0,71%, traendo beneficio dalla aumento della domanda di beni di investimento ad alto rischio, in un momento in cui gli investitori hanno sostanzialmente ignorato la possibilità di un aumento dei tassi di interesse negli USA nel corso dell’anno.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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