Venerdì i future sull'indice del dollaro USA con scadenza a settembre si muovono in netto rialzo in seguito alla diffusione di dati economici positivi da
Venerdì i future sull’indice del dollaro USA con scadenza a settembre si muovono in netto rialzo in seguito alla diffusione di dati economici positivi da Stati Uniti e Cina e al conseguente calo dello yen giapponese, che perde attrattività come bene rifugio.
Alla notizia la coppia USD/JPY sale ai massimi delle ultime tre settimane, ed è ora nelle condizioni di archiviare il più forte rialzo settimanale degli ultimi 17 anni. Durante le prime ore della sessione asiatica, il dollaro sale a 106,31 ¥, ai massimi dal 24 giugno ma, dopo l’impennata, gli investitori iniziano la quadratura delle posizioni in vista del fine settimana, spingendo la coppia forex di nuovo verso i recenti minimi.
In seguito alla diffusione del rapporto sulle vendite al dettaglio dagli Stati Uniti si rafforza anche il dollaro. I dati riferiti al mese di giugno segnalano un incremento delle vendite dello 0,6%, ampiamente sopra lo 0,1% previsto dagli economisti. Si tratta del terzo incremento mensile consecutivo; l’incremento delle vendite dallo scorso anno sale quindi al +2,7%.
Il balzo nelle vendite al dettaglio rappresenta un fattore positivo per la domanda da parte dei consumatori: un’altra buona ragione offerta agli investitori per riprendere in considerazione un’eventuale aumento dei tassi di interesse da parte della Fed. In seguito alla diffusione del rapporto sulle vendite al dettaglio, gli investitori hanno aumentato le proprie puntate su un aumento dei tassi nel corso del 2016 sul mercato dei futures sui Fed Fund. Venerdì le probabilità di un innalzamento dei tassi nel mese di dicembre sono salite al 46%, dal 20% toccato a fine giugno.
Venerdì gli indici delle borse Usa aprono in ribasso rimanendo all’interno della gamma di oscillazione overnight. I trader ritengono che dietro ci siano condizioni di ipercomprato. Oltre a quanto detto, i timori riguardo gli utili potrebbero aver incoraggiato alcuni investitori ad alleggerire le posizioni long.
A metà sessione l’indice S&P 500 è in ribasso di circa lo 0,2 per cento, un calo imputabile principalmente ai titoli finanziari. Il Dow Jones Industrial Average è rimasto sostanzialmente invariato, cedendo 4 punti. Il Nasdaq lascia sul terreno lo 0,2 per cento.
Su Comex i Future sull’oro con scadenza ad agosto sono rimangono invariati a $ 1331,20. Il calo delle borse ha contribuito a sostenere il mercato, tuttavia, il forte aumento del dollaro statunitense ha messo una pietra sopra il rally e ha spinto il mercato verso il basso.
I future sul greggio con scadenza a settembre si muovono in rialzo dopo che i dati sul consumo di energia negli Stati Uniti e in Cina hanno migliorato le prospettive della domanda di petrolio.
Per quanto riguarda le altre notizie economiche, nel mese di giugno negli Stati Uniti i prezzi al consumo sono aumentati per il quarto mese consecutivo. Secondo il Dipartimento del Lavoro, il mese scorso l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,2 per cento.
Indice Preliminare di Fiducia dei Consumatori dell’Università del Michigan è sceso a 89,5 dal 93,5 del mese scorso, a fronte di una lettura di 93,7 prevista dai trader.
L’indice Empire State Manufacturing delude le aspettative per un 5,1 attestandosi a 0,6. La lettura precedente era 6,0. Il tasso di utilizzo della capacità è al 75,4%, leggermente al di sopra della stima del 75,2%. La produzione industriale è in aumento del 0,6%, al di sopra della previsione di 0,2%. Infine, le giacenze di magazzino sono aumentate del 0,2%, battendo la stima dello 0,1%.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.