I dati economici della Gran Bretagna mettono sotto i riflettori il GBP, con un occhio all’USD

Questa mattina:

I dati economici rilasciati dall’Asia questa mattina sono limitati ai dati sull’inflazione di dicembre dalla Cina, che non è riuscita a fornire ai mercati alcuna direzione, il che è stato forse un aspetto negativo guardando al sentimento di rischio misto durante la sessione.

Lo Yen giapponese ha visto una delle più grandi mosse questa mattina, aumentando dello 0,26% a 112,37 yen al momento della scrittura, il che ha portato al ribasso dello 0,2% del Nikkei. Lo yen ha continuato a raccogliere attenzione dopo lo spostamento della politica monetaria di martedì e, mentre le azioni delle banche giapponesi hanno visto un rinnovato interesse.

Mentre lo yen era in rialzo, il dollaro australiano era in ribasso dello 0,08% a 0,7818$ al momento della scrittura, con un rimbalzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA che restringevano i differenziali di rendimento, un dollaro USA più forte probabilmente particolarmente apprezzato dalla RBA, preoccupata per i probabili effetti negativi di un dollaro australiano più forte per qualche tempo. Una mancanza di dati durante la settimana ha lasciato il dollaro australiano sulla difensiva, anche se le cose cambieranno con i dati sulle vendite al dettaglio di dicembre previste per l’uscita nelle prime ore di domani.

Le preoccupazioni sul debito delle famiglie che superano la crescita dei salari hanno lasciato i mercati neutrali sulla politica a breve termine e, se i dati di domani fossero deludenti, vedremo probabilmente il dollaro australiano iniziare a tornare verso quota 0,76$.

Per i mercati azionari asiatici, questa mattina non è stato tutto negativo, con CSI300 e Hang Seng che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,20% e lo 0,39%, mentre l’ASX200 è scivolato dello 0,64% con le azioni minerarie e le banche Big 4 che pesano l’ASX200 durante la sessione.

Per il resto della giornata:

Oggi è un giorno tranquillo per l’EUR, senza dati rilevanti dall’Eurozona. I recenti guadagni del dollaro statunitense saranno ben ricevuti dalla BCE e dalle multinazionali europee, con il rialzo dell’EUR che ha ancorato per qualche tempo le azioni europee.

I mercati guarderanno in vista dei verbali della riunione della politica monetaria della BCE che sono previsti per domani.

Al momento della stesura di questo articolo, l’EUR era in ribasso dello 0,09% a 1,1926$, e persino i dati positivi del commercio e della produzione industriale di ieri dalla Germania non sono abbastanza buoni da arginare questa tendenza.

Mentre è una giornata tranquilla per l’EUR, è una giornata particolarmente impegnativa per la sterlina. I dati macroeconomici dalla Gran Bretagna di questa mattina includono i dati di produzione industriale di dicembre, i dati commerciali e la stima del PIL del NIESR. L’attenzione sarà sul commercio e sulla produzione manifatturiera e, mentre la Brexit rimane il fattore chiave per la sterlina, ci aspettiamo che i mercati rispondano ai dati di oggi.

Il FMI ha recentemente ridimensionato le sue previsioni di crescita economica per quest’anno e il prossimo, citando la Brexit come un fattore chiave per il ribasso. Le revisioni arrivarono in un momento in cui gli economisti cominciano ad ammettere di essere stati eccessivamente pessimisti per quanto riguarda il probabile impatto della Brexit sull’economia della Gran Bretagna.

Il modo in cui l’economia raggiungerà la fine di dicembre sarà particolarmente importante dal punto di vista della politica monetaria, con la BoE desiderosa di affrontare l’attuale superamento dell’inflazione che è forse il più grande rischio a breve termine per l’economia.

Al momento della redazione, la sterlina era in ribasso dello 0,19% a 1,3514$, con la prima parte del giorno in ribasso per il rinnovato appetito per il dollaro statunitense.

Oltreoceano, i dati sono limitati agli indici dei prezzi delle importazioni e delle esportazioni di dicembre, che difficilmente avranno un impatto significativo sul dollaro, con i mercati che guardano in avanti all’inflazione di venerdì e ai dati sulle vendite al dettaglio.

Al momento della scrittura di questo articolo, il Dollar Spot Index era a 92.529, con il dollaro che si era ripreso da un minimo intraday a 92.398. Mentre i dati sono meno rilevanti, il membro del gruppo di voto del FOMC Evans dovrebbe intervenire oggi pomeriggio, il che influenzerebbe se facesse un discorso politico. Evans è stato particolarmente accomodante alla fine dell’anno, quindi avrà bisogno di un cambiamento delle previsioni di innalzamenti per far sì che il dollaro reagisca, con il membro del FOMC Bullard che dovrebbe intervenire questa sera, anche se, come membro senza diritto di voto, avrà un impatto minore.