Nasdaq Index e S&P500: Azioni USA in calo oggi mentre i trader osservano i verbali della Fed e le previsioni per il 2025

Mercati azionari USA in calo mentre gli investitori consolidano i guadagni del 2025 in vista della chiusura dell’anno

I mercati azionari statunitensi sono soggetti a una leggera pressione di vendita in vista della sessione di metà giornata di lunedì. In assenza di eventi rilevanti, gli investitori sembrano soddisfatti di mantenere i notevoli guadagni di quest’anno anche con l’inizio del nuovo anno. Poiché il primo giorno di negoziazione del 2025 cade di venerdì, potrebbe non esserci una ripresa significativa del volume di scambi fino alla prossima settimana.

Verbali della Fed in uscita martedì: cosa potrebbero rivelare i dissenzienti dei tagli ai tassi sul dibattito inflazione vs. occupazione

Martedì, i trader avranno l’opportunità di reagire ai verbali della riunione di inizio dicembre della Fed. Sarà la prima occasione per scoprire le opinioni dei dissenzienti riguardo all’ultimo taglio dei tassi di interesse. A mio avviso, i punti critici principali sono l’inflazione e la disoccupazione. La Fed consentirà una lieve inflazione se favorirà un mercato del lavoro migliore, oppure è previsto un ulteriore taglio dei tassi per stimolare l’occupazione a rischio di un aumento dell’inflazione?

Dow, S&P 500 e Nasdaq in leggera flessione nel trading pre-festivo

Alle 16:47 GMT, il blue chip Dow Jones Industrial Average viene scambiato a 43.443,79, in calo di 267,18 o -0,55%. Il benchmark S&P 500 Index si attesta a 6.897,65, in calo di 32,29 o -0,47%, mentre il tech-heavy Nasdaq Composite viene scambiato a 23.439,034, in calo di 154,063 o -0,65%.

Gli indici principali registrano guadagni a doppia cifra per il 2025: il Nasdaq guida con un rally del 21%

Nell’anno, l’S&P 500 è cresciuto di circa il 17%. Il Dow è in rialzo del 14% e il Nasdaq Composite è in procinto di registrare un guadagno del 21%.

Un’ultima nota riguardo agli indici più ampi: secondo lo Stock Traders Almanac, l’S&P è nel bel mezzo di un rally di Natale. Da 75 anni, il benchmark registra in media un guadagno superiore all’1% tra gli ultimi cinque giorni di negoziazione dell’anno e i primi due del nuovo anno.

Il settore dei materiali guida i ribassisti mentre 7 dei 11 settori S&P sono in calo

I settori S&P mostrano una performance mista o in calo in questa giornata, con 7 su 11 in ribasso. Il settore con il rendimento peggiore è quello dei materiali, in calo dello 0,99%. Il settore con il miglior rendimento sono le utilities.

Le azioni energetiche dominano i rialzisti mentre Newmont crolla di quasi il 5%

Tra le azioni dell’S&P 500 con i maggiori rialzi troviamo Texas Pacific Land Corp (+2,156%), Expand Energy Corp. (+1,909%) e Diamondback Energy Inc (+1,876%). Newmont Corporation, in calo del 4,96%, è il titolo con la performance più negativa.

Tra le azioni del Nasdaq in rialzo troviamo Verisk Analytics Inc. (+1,58%), T-Mobile (+1,29%) e Starbucks Corp. (+0,85%). Le performance peggiori sono registrate da Applovin Corp (-2,98%), Nvidia (-1,68%) e Shopify Inc (-1,65%).

Il titolo GM schizza del 55% raggiungendo massimi storici, superando Tesla e Ford nelle performance del 2025

Tra i titoli in evidenza troviamo General Motors (GM) e UnitedHealth (UNH). General Motors (GM) è sotto i riflettori in quanto ha sovraperformato Tesla, Ford e altri costruttori d’auto quest’anno. Il titolo GM è in rialzo di oltre il 55%, raggiungendo un massimo superiore a 80 USD per azione. Ciò lo posiziona in testa tra i titoli automobilistici scambiati negli Stati Uniti nel 2025.

UnitedHealth destinata a essere il titolo peggiore del Dow nel 2025 con una perdita del 35%

UnitedHealth Group è sulla buona strada per diventare il titolo con la performance peggiore nel Dow Jones Industrial Average quest’anno. Si prevede che chiuderà il 2025 con una perdita di circa il 35%.

Prospettive tecniche dell’S&P 500: livelli di supporto chiave da monitorare dopo un anno da record

Da un punto di vista tecnico, il potenziale rialzista dell’S&P 500 è illimitato, ma allo stesso tempo l’indice è vulnerabile a una correzione a breve termine verso il livello del 50% a 6.833,00 e alla media mobile a 50 giorni a 6.795,50. Tuttavia, i trader si sono adattati a questo schema di correzioni nel corso dell’anno. Già ad aprile, dopo l’annuncio del piano tariffario di Trump, l’S&P 500 scese al di sotto sia della media mobile a 50 giorni che di quella a 200 giorni, ma una volta recuperati questi livelli a metà maggio, la corsa verso i massimi storici non si è più interrotta.

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