Il cambio euro dollaro passa di mano sopra la resistenza di 1,1775, appiattendo le quotazioni su questo target in vista della resistenza principale a 1,18. Il superamento di questo target sbloccherebbe lo scenario più spiccatamente rialzista.
Il cambio euro dollaro si mantiene sopra la resistenza intermedia di 1,1775, ma l’avvicinamento alla soglia psicologica di 1,18 continua a generare una pressione ribassista evidente.
Una chiusura annuale sopra 1,18 rappresenterebbe un segnale tecnicamente rilevante, capace di rafforzare lo scenario rialzista e di alimentare un ultimo tentativo di recupero da parte dell’euro. Tuttavia, finché questa barriera non verrà superata con decisione, il quadro rimarrà improntato alla cautela.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente 1,1775, sostanzialmente stabile rispetto ai valori osservati nell’ultima settimana.
Il cambio euro dollaro segna 1,1775, attestandosi su una resistenza intermedia piuttosto stabile mentre il mercato continua a comprimere la propria volatilità, con movimenti laterali sempre più stretti rispetto alle settimane precedenti.
Questa fase di consolidamento suggerisce un equilibrio temporaneo tra compratori e venditori, ma anche la possibilità di un imminente movimento direzionale. In tale contesto, il cross potrebbe estendere il recupero fino alla resistenza chiave di 1,18: una sua rottura netta riattiverebbe lo scenario rialzista, proiettando i prezzi verso le successive barriere tecniche a 1,1820 e 1,1850.
Non sarebbe sorprendente assistere a un consolidamento prolungato proprio attorno al target di 1,18, livello psicologico che spesso funge da catalizzatore per le quotazioni. Al ribasso, invece, il supporto più rilevante resta quello di 1,1750, seguito dal livello di 1,1715, in corrispondenza dell’EMA a 20 giorni, e infine dalla soglia psicologica di 1,17, che rappresenterebbe l’ultimo baluardo prima di un deterioramento più marcato del quadro tecnico.
Il calendario economico di oggi vede protagonista la bilancia commerciale dei beni preliminari negli Stati Uniti, a cui seguiranno anche l’indice manifatturiero e alcuni aggiornamenti sul mercato edilizio.
Dall’Eurozona, invece, non si attendono dati macro di rilievo. Nel complesso, il cross potrebbe rimanere stabile, in assenza di catalizzatori particolarmente efficaci quest’oggi.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.