Il future sul BTP 30ennale a contatto con le resistenze intermedie a 120.60 e 120.70/120.75, da cui potrebbe scattare qualche provvisoria presa di beneficio
Le quotazioni del future sul BTP Long Term 03/26 hanno avviato la settimana con un’accelerazione rialzista fino a quota 120.59, movimento che si inserisce coerentemente nel contesto di recupero in atto dai minimi relativi del 10 dicembre scorso, toccati a 119.13.
Per contestualizzare meglio il movimento in corso, analizziamo il grafico storico a barre settimanali. All’interno del movimento laterale-rialzista che si sta sviluppando dai minimi relativi di giugno 2024, il mercato risulta bloccato da metà maggio scorso in un’area di oscillazione sostanzialmente orizzontale, all’interno della quale sono stati toccati per tre volte minimi concentrati nello stretto intervallo compreso fra 119.00 e 119.13.
In corrispondenza di tale area transita il supporto principale di tendenza. Al netto di possibili nuovi riavvicinamenti a questi livelli, in particolare durante la prima metà di gennaio, riteniamo che il supporto sia comunque in grado di sorreggere proiezioni tecniche fino a quota 122.30, obiettivo virtualmente alla portata dei prezzi nell’arco delle prossime 6–8 settimane. Solo la violazione di quota 119.00 comprometterebbe in modo significativo lo scenario di tendenza.
I fondamentali del BTP italiano a 30 anni non segnalano tensioni immediate, ma nemmeno un contesto favorevole a una compressione duratura dei rendimenti. Il titolo resta appetibile per investitori alla ricerca di carry elevato, ma rimane esposto a una volatilità superiore rispetto alle scadenze più brevi.
I rendimenti del tratto ultra-lungo della curva si mantengono su livelli elevati rispetto agli standard pre-pandemici, riflettendo l’assenza di un sostegno esplicito della BCE sul segmento lungo della curva. A differenza del passato, il mercato non può più contare su un acquirente istituzionale “di ultima istanza” disposto a comprimere artificialmente i rendimenti sulle scadenze trentennali.
Un elemento di supporto arriva dallo spread con il Bund tedesco, che si mantiene su livelli storicamente contenuti. Questo indica che il rischio-Paese percepito è sotto controllo e che il mercato non sta prezzando scenari di stress imminente. Tuttavia, sul BTP a 30 anni questo beneficio è solo parziale: la duration elevata amplifica la sensibilità del prezzo sia alle variazioni dei tassi reali sia a qualsiasi deterioramento delle aspettative fiscali.
Passando all’analisi del grafico a barre da 30 minuti, utile per individuare riferimenti operativi di breve periodo (prossime 5–10 giornate), emergono supporti disposti in area 120.14/120.18 e 119.87/119.94, livelli che, entro la fine della settimana in corso, costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti.
I valori si sono portati con i massimi odierni a contatto con la prima delle due resistenze intermedie, passanti per 120.60 e 120.70/120.75, zone dalle quali potrebbe scattare qualche provvisoria presa di beneficio, in particolare nella sessione di martedì 30 dicembre. In presenza della tenuta dei supporti sopra menzionati, ci attendiamo però la rottura delle resistenze intermedie a favore di nuovi allunghi verso 120.95 e successivamente 121.35.
Al raggiungimento di tali livelli sarà necessario attendere nuove indicazioni tecniche per valutare l’eventuale avvio di una fase correttiva. Il segnale tecnico è long: sfruttiamo ogni riavvicinamento ai supporti per posizionamenti in acquisto, fissando uno stop per il segnale rialzista di brevissimo periodo in violazione di quota 119.87, confermata da una chiusura su grafico a 30 minuti.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.