L'exchange di San Francisco si appresta a rivoluzionare il mercato
Come già anticipato, Coinbase ha mosso i primi passi verso l’obiettivo primario del 2018.
La piattaforma di San Francisco sta trattando per completare l’iter che la porterebbe a ottenere la certificazione di broker, ponendosi come interlocutore di primo piano nella finanza odierna, oltrepassando il comparto cripto ma al contempo consolidandolo.
Questo perché la Securities and Exchange Commission statunitense si troverebbe nella situazione cogente di prendere posizione sul mercato tecnofinanziario, dal momento che un broker certificato eserciterebbe la propria attività nel mercato finanziario globale, mantenendo la tecnofinanza come core business.
Il vero scopo di Coinbase è proprio quello di offrire strumenti finanziari mediante raccolta presso il pubblico effettuata tramite Ico. Tale pratica presenta ancora diverse criticità da ravvisarsi nella lacuna legis in riferimento al mercato cripto, ma con la certificazione di broker la situazione potrebbe presto cambiare.
Per operare un simile salto qualitativo e presentarsi con le carte in regola a fronte della candidatura a broker, Coinbase aggiornerà i propri sistemi di scambio.
La piattaforma cripto n.1 sul mercato si conformerà a standard d’eccellenza transazionali presenti sulla Borsa di New York e sul Nasdaq. Tali standard possono riassumersi nell’high frequency trading, vale a dire una tecnologia che permetta alla piattaforma di fornire prestazioni a bassissima latenza.
In tal modo non è difficile prevedere un interesse non indifferente di investitori e soprattutto grandi investitori (rectius investitori istituzionali).
L’ultra velocità come forma di implementazione del trading dai grandi volumi si pone come catalizzatore d’interesse anche per tutti quei fondi d’investimento che negli anni hanno sempre mantenuto posizioni interlocutorie sulla fintech, quando non si è trattato di scetticismo puro e semplice.
A tal riguardo non può sottovalutarsi che siano già cento gli hedge fund sorti di recente con l’unico scopo di investire in criptovalute, contingenza che sottolinea la domanda crescente di intercettazione del mercato cripto come ulteriore forma di investimento.
Tornando al trading d’alta frequenza, giova ricordare come questo sia già operante nel 55% delle transazioni stelle e strisce, sinonimo di un fenomeno in aumento all’interno di uno dei maggiori mercati finanziari al mondo. Se si considera come a livello cripto tale tecnologia sia già appannaggio di Gemini, la società dei fratelli Winklevoss che ha inaugurato il trading cripto di Chicago (rivedi), allora può facilmente comprendersi la scelta vincente operata da Coinbase.
L’implementazione tecnologica e logistica di Coinbase non finisce qui.
In primo luogo, la società proprietaria del GDAX ha recentemente localizzato un nuovo datacenter a Chicago, sede fisica dei server secondo la pratica della co-location, che contribuirà a rendere le transazioni più veloci in ottica di adeguamento alla dotazione infrastrutturale istituzionale.
Sì perché, come anticipato sopra, se l’obiettivo è diventare un polo d’attrazione per gli investitori istituzionali, non esiste altra via se non l’implementazione tecnologica, capace di garantire a tutti i trader algoritmi avanzati, computer ultra-veloci e connessioni in banda ultra-larga per finalizzare le operazioni in frazioni di secondo. Non è secondaria l’evidenza di aver avvicinato la banca dati alla borsa di Chicago, considerando l’importanza rivestita dalla città del vento a livello finanziario e criptofinanziario.
Necessità di Coinbase è quella di non ripercorrere le orme di Bitstamp, in cui ritardi, interruzioni e connessioni non all’avanguardia hanno causato disservizi e grave imbarazzo negli investitori.
Le altre novità approntate da Coinbase sono presto dette: in primo luogo si assisterà al lancio di Coinbase Custody, un modello di storage dati ultra sicuro che agirà sotto l’egida di un broker certificato dalla SEC e che permetterà di mettere in sicurezza ingenti quantità di criptomonete.
In secondo luogo, proprio riprendendo il discorso in appendice, Coinbase inaugurerà una nuova piattaforma per investitori istituzionali che permetterà di operare sul mercato OTC (over the counter), vera e propria novità in tema di valute virtuali.
Coinbase ha tracciato la strada per la propria certificazione, evento che appare seriamente realizzabile entro l’anno.
In tal modo, non solo Coinbase porrà una netta linea di demarcazione qualitativa con i propri competitor, ma contribuirà anche allo sviluppo di Bitcoin e criptovalute in genere.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.