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Conto Alla Rovescia Per La Riunione OPEC – Decisione Attesa Per Il Giorno Del Ringraziamento

Da
Barry Norman
Aggiornato: Nov 19, 2014, 16:04 GMT+00:00

Dopo aver mostrato una sessione leggermente positiva nella giornata di martedì, questa mattina, il mercato del greggio WTI si muove nuovamente al ribasso

Conto Alla Rovescia Per La Riunione OPEC – Decisione Attesa Per Il Giorno Del Ringraziamento

Conto Alla Rovescia Per La Riunione OPEC – Decisione Attesa Per Il Giorno Del Ringraziamento
Dopo aver mostrato una sessione leggermente positiva nella giornata di martedì, questa mattina, il mercato del greggio WTI si muove nuovamente al ribasso perdendo 38 centesimi. Il combustibile statunitense è scambiato a 74.28$ mentre il Brent guadagna 15 centesimi per attestarsi su quota 78.54$. Lo spread tra i due combustibili si riduce a poco più di 4$. Ricordiamo come un dollaro statunitense in costante ascesa continui a gravare sui mercati delle materie prime. A tale proposito segnaliamo come, nella sessione asiatica, il biglietto verde abbia raggiunto gli 87,81. I trader attendono ansiosamente l’odierno rilascio dei verbali relativi all’ultima riunione FOMC e il rapporto settimanale EIA sulle scorte. Il calo dei prezzi del greggio sta incoraggiando le economie in difficoltà, inoltre, i consumatori statunitensi continuano a trarre vantaggio dal ribasso dei prezzi poiché a fine settimana riescono a mettere da parte qualche soldo.

L’odierno rapporto EIA dovrebbe mostrare una nota leggermente positiva, si prevede infatti, un calo delle scorte di greggio di 1,5 milioni di barili, mentre quelle dei distillati dovrebbero registrare una perdita di 2 milioni di barili sul retro di un incremento del tasso di utilizzo delle raffinerie. Tuttavia, i dati API suggeriscono segnali di debolezza, infatti, per la scorsa settimana hanno mostrato un incremento di 3,7 milioni di barili delle scorte di greggio contro un ipotetico calo di 800.000 barili.

Nell’industria petrolifera poche persone ritengono che il ribasso dei prezzi di greggio sia dettato da una motivazione politica. I sauditi hanno portato i loro “rubinetti di greggio” a livelli record,  incoraggiati dagli Stati Uniti, al fine di punire i russi per la crisi in Ucraina. Ricordiamo come l’economia della Russia si basi principalmente sulle esportazioni di greggio, pertanto, se il paese dovesse fare un passo indietro, abbandonano l’Ucraina, i prezzi del greggio potrebbero testare nuovamente la maniglia dei 100$.

Questa mattina, nella sessione asiatica, i prezzi del greggio sono negoziati su una nota mista. I trader si aspettano che l’Arabia Saudita, il principale produttore di petrolio, resisterà alle pressioni degli altri membri OPEC e si opporrà al taglio della produzione, taglio che potrebbe spingere i prezzi del greggio nuovamente al rialzo. Nonostante il calo del 25% registrato da giugno ad oggi, i membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, sembrano essere schierati in due posizioni opposte. detto questo, ricordiamo come la suddetta organizzazione produca un terzo del greggio mondiale e come, attualmente, la produzione si attesti leggermente al di sotto dei 31 milioni di barili giornalieri, mostrando un surplus di circa un milione di barili. La prossima riunione OPEC si terrà a Vienna il 27 novembre.

Venezuela ed Ecuador hanno pubblicamente chiesto di apportare un taglio alla produzione, mentre l’Iran accusa alcuni membri dell’Opec di accampare “scuse” per evitare di ridurre la produzione e di rilanciare in questo modo le quotazioni internazionali. Detto questo, l’Arabia Saudita, leader dell’Opec e primo produttore mondiale di greggio, invece di tagliare la produzione di petrolio sceglie di tagliare il listino delle forniture di greggio ai clienti mettendo a rischio i prezzi del combustibile al fine di mantenere le proprie quote di mercato.

Questa mattina i prezzi della benzina si muovono al ribasso raggiungendo i 2.0377$, mentre il cherosene registra lievi guadagni ed è scambiato a 2,3854$. Il gas naturale si muove al ribasso testando quota 4.5150$. A tale proposito, ricordiamo come le ingenti perdite di ieri abbiano semplicemente corretto la forte ascesa dei prezzi del gas naturale, ascesa dovuta ad un significativo cambiamento delle previsioni meteorologiche.

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