I nuovi dati sull’economia degli Stati Uniti hanno mostrato che, nel mese di giugno, il reddito individuale è aumentato dello 0,2%, poco al di sotto delle aspettative. Al contempo, la spesa per i consumi individuale è cresciuta dello 0,4%, più di quanto atteso. L’indice dei prezzi della spesa per i consumi individuale segna lo 0,1%, coerentemente con le aspettative.
I nuovi dati economici non hanno influenzato molto l’andamento dei mercati. La maggior parte degli investitori attende, infatti, il rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti, che verrà pubblicato nella giornata di venerdì. Secondo le prime stime, l’economia degli Stati Uniti dovrebbe registrare, a giugno, 180000 nuovi posti di lavoro: un calo rispetto ai 287000 del mese precedente. Le retribuzioni orarie medie dovrebbero essere aumentate dello 0,2%, mentre si attende una lieve riduzione del tasso di disoccupazione, che dovrebbe toccare il 4,8%.
Il prezzo dei contratti future sull’oro con scadenza a dicembre, negoziati sul Comex, si assesta a 1372,30$, in rialzo di 12,70$ ossia dello 0,93%. L’azione del prezzo indica che gli investitori iniziano a concentrarsi sul declino dell’economia degli Stati Uniti. Nella scorsa settimana, la Fed non è riuscita a fornire la tempistica del prossimo innalzamento dei tassi e i dati sul Pil sono risultati inferiori alle aspettative. Inoltre, nella giornata di lunedì, il presidente della Fed di New York, William Dudley, ha dichiarato che la Fed deve essere usare prudenza nell’innalzamento dei tassi di interesse a causa dei rischi per l’economia degli Stati Uniti.
Dati questi fattori, il dollaro si è mosso ulteriormente in ribasso contro un paniere di valute, con gli investitori che hanno ridotto le possibilità di un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed a dicembre. Il deprezzamento del dollaro ha contribuito a sostenere il rialzo dell’euro e della sterlina. La valuta britannica è stata supportata anche dall’indice dei direttori degli acquisti del settore edilizio del Regno Unito, che registra un lieve calo a 45,9, ma è pur sempre superiore all’atteso 44,2. Tuttavia, il rialzo della coppia GBP/USD è stato limitato, poiché gli investitori si sono mostrati prudenti in attesa della decisione sul tasso di interesse che la Banca di Inghilterra prenderà nella giornata di giovedì.
Il greggio continua a perdere supporto, con i contratti sul Wti con scadenza a a settembre che scendono al di sotto della soglia psicologica dei 40,00$. La pressione di vendita è stata provocata dalla preoccupazione per l’eccesso di offerta. La minore produzione delle raffinerie ridurrà la domanda di petrolio.
Secondo la Reuters, le scorte di greggio commerciale degli Stati Uniti dovrebbero registrare una riduzione settimanale dopo l’inatteso incremento della scorsa settimana. Dovrebbero, infine, diminuire anche le scorte di benzina e di distillati.