Stamattina i mercati asiatici viaggiano leggermente in ribasso a causa della debolezza dell’indice DX dovuta a sua volta alla pubblicazione di dati
Oggi saranno rilasciati pochi dati economici, con un calendario tutto sommato scarno che metterà sotto ai riflettori gli ordinativi Usa di beni durevoli. Con ogni probabilità, l’evento di mercato sarà la riunione dell’Eurogruppo e la decisione sul salvataggio della Grecia.
Il dollaro Usa sta riuscendo a recuperare parte delle perdite patite ieri dopo una serie di dati economici poco soddisfacenti. È ora negoziato a 97,67 in rialzo di 24 punti. L’indice del dollaro aveva ceduto ieri lo 0,7% a causa della pubblicazione di pessimi dati economici a stelle e strisce, tali da interrompere la sua ultima corsa al rialzo e aumentare l’incertezza circa le tempistiche del primo intervento Fed sui tassi; tutto ciò non ha fatto altro che aumentare la pressione sul biglietto verde.
Le richieste di sussidi per la disoccupazione sono aumentate di 295mila unità nella settimana del 23 marzo a fronte delle 294mila richieste della settimana precedente. La lettura flash dell’indice PMI manifatturiero di aprile è calata al 54,2 dal 55,7 di marzo. Le vendite di nuove abitazioni sono invece diminuite a 481mila unità dalle 543mila di febbraio.
L’euro ha ceduto parte dei guadagni realizzati giovedì ed è negoziato a 1,0797; ieri si era rafforzato dello 0,9% dopo la dichiarazione del cancelliere tedesco Merkel secondo cui bisognerà fare tutto il possibile per impedire ad Atene di restare a corto di liquidità prima che riesca a raggiungere un’intesa per un prestito con i suoi creditori internazionali; la divisa europea ha inoltre beneficiato dell’ottimismo mostrato dal primo ministro ellenico Tsipras circa la possibilità di siglare un accordo con i creditori della Grecia dopo i diversi progressi conseguiti nel negoziato per le riforme.
Stamattina lo yen giapponese è cresciuto di una manciata di punti portandosi a 119,54 e mostrandosi poco reattivo ai dati economici di ieri. Secondo la Banca del Giappone, a marzo l’indice che misura l’andamento dei prezzi alla produzione del paese è cresciuto del 3,2% toccando quota 103. Si tratta di una performance appena peggiore di quella preconizzata alla vigilia (+3,3%), che se confermata avrebbe coinciso con quella del mese precedente. Fra le singole componenti, si rileva il calo dei prezzi di alberghi, immobili, comunicazioni e trasporti.
Ieri lo yen giapponese si è apprezzato dello 0,28% grazie alla debolezza del dollaro che ha finito per aumentare l’incertezza sulla tempistica delle prossime mosse Fed. A ogni modo, i nuovi timori per il possibile default greco hanno incrementato anch’essi la domanda per asset sicuri, supportando in questo modo la valuta del Giappone. Oggi lo yen dovrebbe muovere lateralmente a causa dell’insorgere di una certa avversione al rischio fra i mercati in vista della riunione dell’Eurogruppo e della decisione sul destino della Grecia.