La rapidità con cui la fiducia può cambiare è sorprendente. Grazie all'annuncio della Banca d'Inghilterra. Appena il Comitato per la Politica Monetaria
La rapidità con cui la fiducia può cambiare è sorprendente. Grazie all’annuncio della Banca d’Inghilterra. Appena il Comitato per la Politica Monetaria della Banca d’Inghilterra ha dichiarato che questa volta non taglierà i tassi né adotterà ulteriori misure di stimolo, i mercati hanno riguadagnato fiducia, spingendo la sterlina in rialzo di più di 200 punti. Al contempo, mentre le borse statunitensi che continuano a raggiungere nuovi massimi, lo yen è sceso dai picchi raggiunti per essere considerato una valuta rifugio.
In Corea del Sud, il Kospi ha chiuso in rialzo di 3,22 punti, ossia dello 0,16%, a quota 2008,77, recuperando una perdita di circa lo 0,2%. Durante la settimana, l’indice sudcoreano ha guadagnato il 2,32%.
A Hong Kong, l’Hang Seng ha chiuso in rialzo di 238,69 punti, ossia dell’1,12%, a quota 21561,06. I mercati della Cina continentale registrano chiusure diverse, con l’indice Shanghai composite in ribasso di 6,77 punti, ossia dello 0,22%, a quota 3053,91 e lo Shenzhen in rialzo di 3,2 punti, ossia dello 0,16%, a quota 2044,93.
Nelle ultime sessioni, i mercati hanno sperimentato un rialzo per effetto delle aspettative di nuove misure di stimolo in Giappone e nel Regno Unito. Tuttavia, gli analisti hanno avvertito che, qualora alle aspettative non dovessero corrispondere iniziative effettive da parte dei governi e delle banche centrali, la fiducia dei mercati potrebbe risentirne.
Durante il secondo trimestre, la crescita economica della Cina registra il 6,7%, lettura superiore all’espansione del 6,6% prevista da Bloomberg. I dati sulla produzione industriale, le vendite al dettaglio e i nuovi prestiti hanno sono risultati migliori della attese. Al contrario, gli investimenti hanno subito un rallentamento.
Nella giornata di venerdì, verranno pubblicati numerosi dati sugli Stati Uniti: spesa delle famiglie, inflazione, produzione industriale e fiducia dei consumatori.
Nella mattinata di oggi, l’Aussie si è mosso in rialzo di 17 punti per venire negoziato a quota 0,7648, apprezzandosi più di quanto desiderato dalla Rba. Sebbene al minimo storico dell’1,75%, il tasso di interesse in Australia è ancora di gran lunga superiore a quelli della maggior parte delle economie sviluppate. L’assenza di polarizzazione espansiva introdotta dalla Rba alla riunione di luglio potrebbe aver rafforzato la fiducia degli investitori circa il mantenimento dei tassi, che potrebbero non venir più diminuiti.
Il kiwi ha peso 51 punti per venire negoziato a quota 0,7147 a causa del declino delle importazioni della Cina che, maggiore del previsto, ha pesato sulle esportazioni della Nuova Zelanda.
Nella mattinata di oggi, il dollaro si è nuovamente mosso in ribasso, toccando quota 96,02. Al contempo, la coppia EUR/USD ha guadagnato 9 punti, raggiungendo quota 1,1130.
La sorpresa della mattinata di oggi è costituita dalla sterlina, che ha guadagnato altri 120 punti per venire negoziata a quota 1,3462 a seguito dell’annuncio della Banca d’Inghilterra, che ha mantenuto i tassi invariati pur promettendo ulteriori misure di stimolo ad agosto. La rassicurazione della Banca d’Inghilterra circa l’andamento positivo dell’economia britannica dopo la Brexit e la nomina di May a primo ministro provocheranno un rapido mutamento dello scenario.