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Bpm-Banco Popolare: Moody’s approva

Da
Lorenzo Cuzzani
Pubblicato: Oct 21, 2016, 11:59 GMT+00:00

La fusione tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare si farà. Contingenza conosciuta, ma che trova anche il beneplacito dell’agenzia di rating stelle

Bpm-Banco Popolare: Moody’s approva

La fusione tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare si farà.

Contingenza conosciuta, ma che trova anche il beneplacito dell’agenzia di rating stelle e strisce.

L’approvazione d’oltreoceano arriva sulla falsariga di quanto già dichiarato la settimana precedente da Edoardo Caliandro, assistant vice president e analyst di Emea (sezione di Moody’s), che statuiva: “vediamo la fusione positivamente e per questo abbiamo i rating delle due banche sotto esame per un upgrade”

Upgrade in arrivo, specie dopo le recenti valutazioni fornite da Moody’s, che in seguito all’ok sulla fusione tra Bpm e Banco, ha modificato il long term rating della prima portandolo da Ba2 a Ba1 e contestualmente ha innalzato anche il baseline credit assessment da b2 a b1.

Confermando a not-prime i rating di breve termine relativi a Bpm, Moody’s ha effettuato la revisione pre-upgrade di cui sopra e prendendo le mosse dalle proprie valutazioni di aprile sul Banco Popolare, ha optato per lo sviluppo del detto upgrade.

La fusione tra i due istituti porterà alla nascita del terzo polo bancario italiano, favorendo l’integrazione bancaria nel medio termine e dando respiro al sistema nazionale bisognoso di concentrazione più profonda.

Senza dimenticarsi esigenze di armonizzazione e fornitura di più servizi, esigenze contemperate dalla costituzione di un nuovo gruppo bancario che può porsi come valida alternativa ai colossi Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Tale fusione vedrà i natali il primo gennaio del nuovo anno, iniziando così un percorso che potrebbe cambiare il mercato bancario italiano.

In conclusione, risulta utile riportare i valori dei titoli dei rispettivi istituti a Piazza Affari: Banca Popolare di Milano registra una contrazione di 0,29 punti percentuale a 0,4178 euro mentre Banco Popolare si attesta su un calo 0,23% a 2,72 euro.

La fusione porterà sicuramente benefici nel lungo periodo ma, come ricordano gli analisti di Mediobanca Securities sarà necessario cedere tutti quegli npl non garantiti il cui valore ammonta a 2,5 miliardi di euro.

Sull'Autore

Lorenzo Cuzzanicontributor

Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.

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