La fusione tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare si farà. Contingenza conosciuta, ma che trova anche il beneplacito dell’agenzia di rating stelle
La fusione tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare si farà.
Contingenza conosciuta, ma che trova anche il beneplacito dell’agenzia di rating stelle e strisce.
L’approvazione d’oltreoceano arriva sulla falsariga di quanto già dichiarato la settimana precedente da Edoardo Caliandro, assistant vice president e analyst di Emea (sezione di Moody’s), che statuiva: “vediamo la fusione positivamente e per questo abbiamo i rating delle due banche sotto esame per un upgrade”
Upgrade in arrivo, specie dopo le recenti valutazioni fornite da Moody’s, che in seguito all’ok sulla fusione tra Bpm e Banco, ha modificato il long term rating della prima portandolo da Ba2 a Ba1 e contestualmente ha innalzato anche il baseline credit assessment da b2 a b1.
Confermando a not-prime i rating di breve termine relativi a Bpm, Moody’s ha effettuato la revisione pre-upgrade di cui sopra e prendendo le mosse dalle proprie valutazioni di aprile sul Banco Popolare, ha optato per lo sviluppo del detto upgrade.
La fusione tra i due istituti porterà alla nascita del terzo polo bancario italiano, favorendo l’integrazione bancaria nel medio termine e dando respiro al sistema nazionale bisognoso di concentrazione più profonda.
Senza dimenticarsi esigenze di armonizzazione e fornitura di più servizi, esigenze contemperate dalla costituzione di un nuovo gruppo bancario che può porsi come valida alternativa ai colossi Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Tale fusione vedrà i natali il primo gennaio del nuovo anno, iniziando così un percorso che potrebbe cambiare il mercato bancario italiano.
In conclusione, risulta utile riportare i valori dei titoli dei rispettivi istituti a Piazza Affari: Banca Popolare di Milano registra una contrazione di 0,29 punti percentuale a 0,4178 euro mentre Banco Popolare si attesta su un calo 0,23% a 2,72 euro.
La fusione porterà sicuramente benefici nel lungo periodo ma, come ricordano gli analisti di Mediobanca Securities sarà necessario cedere tutti quegli npl non garantiti il cui valore ammonta a 2,5 miliardi di euro.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.