Le borse USA ieri hanno registrato un leggero ribasso; il Dow Jones ha recuperato buona parte del suo deficit di 206 punti, mentre gli investitori hanno
Le borse USA ieri hanno registrato un leggero ribasso; il Dow Jones ha recuperato buona parte del suo deficit di 206 punti, mentre gli investitori hanno soppesato i timori per la crescita globale con i rapporti e i dati economici USA, nella maggioranza dei casi superiori alle aspettative. Giovedì, dopo la giornata più turbolenta degli ultimi quattro anni, i mercati globali hanno dato segnali di stabilizzazione, ma i timori riguardo la crescita globale e la fine del programma pluriennale di stimolo dell’economia tengono gli investitori sulle spine. Le borse europee hanno registrato un rimbalzo dell’1%, mentre le borse regionali hanno aperto su terreno positivo dopo il crollo del 3,2% registrato mercoledì, ma sono ben presto tornate in rosso spinte dai timori legati delle vendite di titoli di Stato dei paesi periferici dell’eurozona. Nei mercati valutari, il dollaro USA ha cominciato di nuovo a perdere terreno dopo uno dei crolli più importanti degli ultimi anni mentre lo yen giapponese, e l’oro, considerati beni rifugio dal mercato, hanno entrambi mantenuto buona parte dei loro guadagni, tenendosi in prossimità del massimo mensile; dopo così tanti rapporti deludenti, il minimo che si possa dire è che la pazienza del mercato ha un limite. I titoli che dipendono dalla crescita economica, come le azioni e il petrolio, sono stati colpiti da una raffica di indicatori deboli dall’Europa in un momento in cui le altre grandi economie, fra le quali la Cina, il Giappone e il Brasile affrontano fasi di difficoltà economiche.