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Borsa, titoli gestori listini europei più attraenti dopo turbolenze bancarie

Da:
Reuters
Pubblicato: Apr 14, 2023, 12:02 UTC

MILANO/LONDRA (Reuters) - I titoli degli operatori delle borse europee possono beneficiare dell'impennata della volatilità dovuto alla crisi di Credit Suisse, grazie al loro carattere difensivo e alle basse valutazioni in grado di attrarre gli investitori.

Simboli del toro e dell'orso di fronte alla borsa tedesca (Deutsche Boerse) a Francoforte

MILANO/LONDRA (Reuters) – I titoli degli operatori delle borse europee possono beneficiare dell’impennata della volatilità dovuto alla crisi di Credit Suisse, grazie al loro carattere difensivo e alle basse valutazioni in grado di attrarre gli investitori.

Da settembre, le azioni delle società che gestiscono le borse europee, come Euronext, Deutsche Boerse e LSE, hanno sottoperformato rispetto all’indice europeo STOXX 600 fino a 13 punti percentuali, in quanto gli investitori si sono focalizzati sulle banche per beneficiare dell’impatto positivo sul settore dovuto all’aumento dei tassi d’interesse.

Tuttavia, dopo un inizio d’anno tranquillo, le turbolenze di marzo stanno spingendo alcuni investitori a riposizionare le loro esposizioni dal settore bancario verso altri comparti.

I picchi di volatilità nell’obbligazionario e azionario, con il conseguente aumento degli scambi, potrebbero tradursi in sorprese positive in termini di utili per gli operatori di borsa nella prossima stagione dei risultati, proprio quando l’inasprimento del credito rischia di colpire la crescita economica, rendendo più attraenti i titoli difensivi come, appunto, i gestori delle borse.

Nelle ultime settimane i titoli di queste società hanno sovraperformato il mercato, con trader e analisti che hanno citato un maggiore interesse degli investitori verso questi asset a scapito dei bancari.

“Gli operatori di borsa sono società di dati e tecnologia con caratteristiche difensive simili a quelle delle utility, mentre le banche sono altamente cicliche ed esposte a rischi di modelli di business idiosincratici”, dice Andrew Morgan, presidente della società provider di tecnologia finanziaria Ts Imagine, che ha sede negli Stati Uniti.

Gli scambi azionari su Euronext, che gestisce le borse in sette grandi centri europei da Parigi ad Amsterdam e Milano, hanno raggiunto il 17 marzo il terzo valore più alto nella storia della società. I volumi medi giornalieri scambiati a marzo sono stati i più alti dell’ultimo anno.

La borsa svizzera Six, che è stata al centro delle turbolenze legate al salvataggio forzato di Credit Suisse da parte di Ubs, ha registrato un aumento del 44,6% del giro d’affari a marzo rispetto a febbraio. Il giro d’affari sul mercato cash di Deutsche Boerse è aumentato del 23,7% il mese scorso rispetto a febbraio.

Il valore medio giornaliero scambiato sul London Stock Exchange (Lseg) è aumentato del 12,9% mese su mese a marzo. Thomson Reuters, controllante di Reuters News, è azionista di Lseg dal 2021. Inoltre, Lseg paga Reuters per la distribuzione di notizie.

INCREMENTO DELLA VOLATILITÀ

La prova del movimento di rotazione degli investimenti potrebbe emergere quando, tra qualche settimana, saranno pubblicati i documenti che rivelano come i fondi comuni hanno modificato le proprie posizioni.

Una ricerca di Ubs mostra una ripresa ad aprile degli investimenti nei titoli degli operatori di borsa – tra i finanziari quelli maggiormente correlati alla volatilità – dai minimi di quattro anni.

Le turbolenze bancarie e le scadenze delle opzioni hanno spinto il mese scorso l’indice di volatilità Euro STOXX ai massimi da ottobre, con un forte aumento che si è subito ridimensionato. L’indice Move, un indicatore della volatilità dei titoli a reddito fisso, ha raggiunto i livelli del 2008 e rimane elevato.

“Gli investitori tendono a considerare le borse come titoli difensivi. In un contesto di recessione, tendiamo a vedere il denaro allocato sempre di più sulle borse”, ha detto Micheal Werner, analista di Ubs a Londra.

Werner ha affermato che l’incertezza legata alla politica monetaria dovrebbe mantenere elevata la volatilità dei titoli obbligazionari, sostenendo i titoli delle borse, mentre i picchi di volatilità dei titoli azionari tendono a essere negativi per il settore dell’investment banking, M&A, e per i flussi di fondi dei clienti delle banche universali.

Deutsche Boerse ha registrato un rialzo di oltre il 10% da quando le turbolenze bancarie sono iniziate a marzo con il collasso della banca regionale Usa Svb. Ieri, le azioni di Deutsche Boerse hanno toccato i massimi storici.

Lseg ed Euronext sono salite rispettivamente dell’8% e del 4%, mentre il market maker Flow Traders, con sede ad Amsterdam, che beneficia anch’esso della volatilità, ha guadagnato oltre il 13%.

Nello stesso lasso di tempo, le banche europee hanno perso circa il 12%.

Guardando al lungo periodo, alcuni investitori vedono l’exchange industry beneficiare della domanda di dati.

Inoltre, le quotazioni dei titoli delle borse sono vicine ai minimi pluriennali, e quindi con limitati rischi di ulteriori ribassi.

Euronext scambia a 14 volte gli utili a un anno e Lseg a 22 volte, entrambi con uno sconto del 18% rispetto alle loro medie quinquennali, secondo Refinitiv Datastream.

La rivale statunitense Nasdaq scambia su un multiplo di 20, con uno sconto di appena il 3% rispetto alla media quinquennale, mentre Intercontinental Exchange, che scambia su un multiplo di 19, è inferiore del 4,7% rispetto alla media quinquennale.

“Oltre a beneficiare della volatilità, cosa che li rende interessanti in un contesto di portafoglio diversificato, riteniamo che siano ben posizionati per quanto riguarda la domanda di dati e l’andamento dei consumi”, ha detto Thomas McGarrity, responsabile del settore azionario di Rbc Wealth Management. 

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Andrea Mandalà)

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