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Borsa Milano, indici stabili dopo rally, attesa inflazione UK, giù Campari, utility

Da:
Reuters
Aggiornato: Oct 19, 2022, 10:06 UTC

MILANO (Reuters) - Indici poco mossi a Piazza Affari, che viene da quattro sedute consecutive al rialzo. Oggi prevale un po' di cautela da parte degli investitori in attesa di conoscere alcuni dati macro come l'inflazione in Gran Bretagna. A tirare su le borse i buoni risultati societari negli Stati Uniti.

L'entrata della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) – Indici poco mossi a Piazza Affari, che viene da quattro sedute consecutive al rialzo. Oggi prevale un po’ di cautela da parte degli investitori in attesa di conoscere alcuni dati macro come l’inflazione in Gran Bretagna. A tirare su le borse i buoni risultati societari negli Stati Uniti.

Le trimestrali sono sopra le attese e fanno ben sperare anche per la stagione che si apre in Europa la prossima settimana, come osserva un trader.

Intorno alle 10,10 il FTSE Mib è piatto.

Tra i titoli in evidenza:

Dopo lo strappo di ieri sulle speculazioni legate all’ipotesi di Opa, oggi TELECOM ritraccia leggermente (-0,5%) su presedi profitto. Andamento analogo anche per le risparmio. Secondo il broker Banca Akros, “l’andamento su e giù di Tim non deve sorprendere considerato il debt/equity ratio e la serie di rumours che non finisce mai”.

In scia cede anche TISCALI che arretra del 2,4% dopo diverse sedute al rialzo.

Situazione di stallo su MPS al terzo giorno dell’ aumento di capitale iperdiluitivo da 2,5 miliardi, con le azioni sempre inchiodate a 2 euro (-0,25%), pari al prezzo di sottoscrizione, mentre i diritti arretrano dell’8,6% dopo il balzo di circa il 40% ieri, penalizzate da realizzi legati alla speculazione sul titolo e al trading giornaliero.

Sul resto del comparto delle banche fra le big INTESA SANPAOLO sale dello 0,7%, mentre è stabile UNICREDIT.

Il recupero del prezzo del Brent aiuta il settore con le oil service TENARIS a +1,75% ed ENI a +0,2%.

Torna, invece, la lettera sul settore delle utility con SNAM in calo dell’1,2% e TERNA dell’1,34%.

In netto calo DAVIDE CAMPARI (-1,9%), penalizzato dal ribasso del concorrente danese Royal Unibrew che ha tagliato le stime per l’anno in corso, a causa dell’inflazione che sta mettendo pressione sui comportamenti dei consumatori.

(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)

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