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Borsa Milano, indici poco mossi, vendite su Juve, bene lusso, Erg, al palo Tim

Da:
Reuters
Pubblicato: Nov 29, 2022, 12:52 UTC

MILANO (Reuters) - Indici sempre poco mossi a Piazza Affari in una seduta senza grandi scossoni, sostanzialmente in linea con le altre borse europee.

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) – Indici sempre poco mossi a Piazza Affari in una seduta senza grandi scossoni, sostanzialmente in linea con le altre borse europee.

Rally stamani delle borse asiatiche, grazie al balzo del settore immobiliare e alle indiscrezioni secondo cui i recenti disordini antigovernativi in Cina potrebbero portare a un allentamento delle misure restrittive anti Covid in atto.

Intorno alle 12,45 il FTSE Mib è stabile. Volumi pari a 600 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

JUVENTUS in calo dell’1,2%, ma in netto recupero rispetto all’avvio quando il titolo ha toccato i minimi da marzo 2017, travolta dalle vendite in scia alla decisione del Cda di dimettersi dopo che negli ultimi mesi i conti del club sono stati oggetto di indagine della Procura e della Consob per ipotesi di falso in bilancio e manipolazione del mercato. Per un trader si tratta di una reazione istintiva del mercato rispetto a quanto sta succedendo nella società. Il broker Equita scrive che “nel progetto di bilancio di giugno l’equity era sceso a 169 milioni (dopo perdite per 254 milioni) e riteniamo che un ulteriore aumento di capitale non possa essere escluso”.

Le attese di possibili riaperture in Cina premiano il comparto lusso con BRUNELLO CUCINELLI in salita del 2,65%, seguita da MONCLER (+0,7%) e FERRAGAMO (+0,7%).

Ben raccolta anche ERG che sale del 2,4% nel primo giorno di quotazione nel segmento FTSE Mib, che raggruppa i principali quaranta titoli di Borsa per capitalizzazione e volumi. Si tratta di tipici aggiustamenti di portafoglio da parte dei gestori di fondi.

Tra i bancari UNICREDIT cede l’1,7%, mentre INTESA SANPAOLO lo 0,4%. In recupero dai minimi MPS che perde lo 0,54% a 1,79 euro, sempre lontana dal prezzo di sottoscrizione del recente aumento di capitale a 2 euro.

In netto calo TELECOM ITALIA (-2,3%), sempre in balia delle nuove incertezze sul piano della rete unica. Ieri il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha detto che il governo non ha chiarito nell’incontro con i sindacati se Cdp presenterà l’offerta non vincolante per la rete entro il termine del 30 novembre fissato dal Mou con Tim. Secondo Banca Akros, “non è chiaro come questo nuovo scenario potrebbe evolvere, offerta totale o parziale, acquisizione dell’intera rete o meno”.

Nel comparto oil denaro su SAIPEM in salita del 2,7%.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)

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