Borsa Milano in calo, realizzi su tensioni geopolitiche, bene Stellantis, giù Recordati

MILANO (Reuters) – Piazza Affari si muove negativa anche oggi, in linea con il contesto internazionale cedente, penalizzato anche dalla discesa dei mercati asiatici e di Wall Street ieri a causa delle attese legate ai tassi di interesse e alle tensioni geopolitiche che allontanano gli investitori dagli asset più a rischio.

Un trader segnala che da inizio anno l’indice Ftse Mib di Piazza Affari è in crescita del 15% e pertanto si tratta di fisiologiche prese di beneficio.

Intorno alle 10,00 il FTSE Mib perde lo 0,75%.

Tra i titoli in evidenza:

Svetta Stellantis con un balzo intorno al 2% dopo i risultati del secondo semestre sopra le attese del mercato e grazie anche agli effetti dell’annuncio a sorpresa del buyback sulle azioni. Il settore delle auto europeo è invece negativo dello 0,3%.

Non si arresta il flusso di acquisti verso Leonardo sempre sostenuto delle attese di un aumento delle forniture di armi all’Ucraina da parte del governo italiano, di cui il gruppo potrebbe indirettamente beneficiare. Le azioni segnano un rialzo dello 0,5%.

Venduta anche oggi Telecom Italia, in flessione dello 0,9%, sempre penalizzata dalle forti incertezze attorno all’attesa controfferta sulla rete da parte di Cdp e Macquarie, mentre la società ha detto che il fondo Kkr ha esteso di quattro settimane al 24 di marzo l’offerta non vincolante per la rete su richiesta del governo. Un trader sottolinea che non si sta comprendendo molto di quello che sta succedendo e, quindi, si vende.

In tema trimestrali, prosegue la debolezza su Campari che perde l’1,4%, così come su Recordati in calo del 3% dopo i conti del 2022 e il piano industriale che vede una guidance sui margini sotto il consensus, che ha un po’ deluso il mercato. Il broker Equita annuncia che limerà le stime di utile netto per il 2023-24 del 2% e il target del 2% a 51 euro.

In netto calo Maire Tecnimont con una flessione del 3,7%, mentre è positiva dello 0,6% Saipem in vista dei risultati la prossima settimana.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)