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Andamento incerto per il petrolio a seguito del calo delle scorte di benzina che compensa l’incremento di quelle di greggio

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Aug 10, 2016, 16:56 GMT+00:00

// Nella giornata di mercoledì, i contratti future sul greggio con scadenza a settembre hanno seguito un andamento incerto a seguito della pubblicazione

Andamento incerto per il petrolio a seguito del calo delle scorte di benzina che compensa l’incremento di quelle di greggio

// Nella giornata di mercoledì, i contratti future sul greggio con scadenza a settembre hanno seguito un andamento incerto a seguito della pubblicazione dei dati dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia). Il rapporto ha, infatti, registrato un notevole declino delle scorte di benzina, che è stato bilanciato dal sorprendente incremento di quelle di greggio.

Secondo l’Eia, nella settimana conclusasi il 5 agosto, le scorte di greggio commerciale degli Stati Uniti sono aumentate di 1,1 milioni di barili, per un totale di 523,6 milioni di barili. Le scorte di benzina sono, invece, diminuite di 2,8 milioni di barili.

Gli analisti attendevano un calo di 1 milione di barili delle scorte sia di greggio sia di benzina. Nella tarda giornata di martedì, l’American Petroleum Institute (Api) aveva annunciato un aumento delle scorte di greggio pari a 2,1 milioni di barili e un calo delle scorte di benzina pari a 3,9 milioni di barili.

L’Eia ha, inoltre, registrato una riduzione delle scorte di carburante distillato apri a 2 milioni di barili. Sempre secondo il documento dell’Eia, la produzione degli Stati Uniti è rimasta praticamente invariata a 8,4 milioni di barili al giorno.

I contratti future sul greggio con scadenza a settembre hanno raggiunto i 42,52$, in ribasso di 25 centesimi dalla quotazione di martedì. I contratti future sul Brent hanno ceduto 15 centesimi per toccare i 44,83$ al barile.

I metalli preziosi e industriali si sono mossi in forte rialzo, soprattutto in risposta al deprezzamento del dollaro. La politica monetaria espansiva recentemente adottata da diverse banche centrali ha sostenuto il prezzo dell’oro. Nella giornata di oggi, il mercato ha ricevuto un’ulteriore spinta al rialzo dal timore che l’economia degli Stati Uniti scivoli in un periodo di bassa crescita, che potrebbe affossare l’intenzione della Fed di innalzare i tassi di interesse.

I contratti future sull’oro con scadenza a dicembre negoziati sul Comex hanno guadagnato circa lo 0,30%, raggiungendo i 1345,00$ all’oncia. I contratti future sull’argento con scadenza a settembre negoziati sul Comex si sono mossi in rialzo di circa il 2,0%, toccando i 20,19$ all’oncia.

Nella giornata di oggi, i veri protagonisti del mercato dei metalli sono stati il platino e il palladio. I contratti future sul platino con scadenza a ottobre hanno, infatti, guadagnato il 2,44%, raggiungendo i 1178,10$ dopo aver toccato i 1191,70$, il massimo in più di 17 mesi. I contratti future sul palladio sono saliti ai massimi degli ultimi 14 mesi, assestandosi a 723,00$. Come per l’oro e l’argento, il rialzo di platino e palladio è stato innescato dal deprezzamento del dollaro. Tuttavia, gran parte dell’incremento del prezzo è stata attribuita alla scarsa attività di trading e all’arresto degli acquisti in funzione protettiva.

La sterlina ha recuperato parte delle perdite subite durante la sessione di martedì, ma la rinnovata pressione alla chiusura delle posizioni ha limitato un apprezzamento sostanziale. I Gilt si sono mossi in rialzo dopo che la Banca d’Inghilterra non è riuscita a conseguire l’obiettivo del suo rinnovato programma di acquisto di titoli di Stato. Nella giornata di martedì, la seconda dall’adozione delle nuove misure, alla Banca d’Inghilterra sono, infatti, mancati 52 milioni di sterline per raggiungere l’obiettivo dell’acquisto di gilt per un valore di 117 miliardi di sterline.

Nella giornata di mercoledì, la coppia EUR/USD si è mossa in rialzo. I rendimenti dei titoli tedeschi a 10 anni hanno perso 1,5 punti punti base, scendendo al -0,16%. I rendimenti dei titoli a 30 anni hanno, invece, ceduto 2 punti base per toccare lo 0,41%. I rendimenti dei titoli tedeschi si sono mossi in ribasso in sintonia con l’incapacità della Banca d’Inghilterra di conseguire l’obiettivo del suo programma di acquisto di titoli di Stato.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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