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Ad Maiora, Italia

Da
Lorenzo Cuzzani
Pubblicato: Dec 5, 2014, 02:03 GMT+00:00

Da molto tempo l'Italia aspettava una svolta, un'inversione di tendenza, una scossa. Oggi, 4 dicembre 2014, un vento di cambiamento “potrebbe” aver

Ad Maiora, Italia
Ad Maiora, Italia

Da molto tempo l’Italia aspettava una svolta, un’inversione di tendenza, una scossa. Oggi, 4 dicembre 2014, un vento di cambiamento “potrebbe” aver buttato via un retaggio figlio di una tradizione importante, padre di un dibattito politico, economico, finanziario, giuridico, molto duro, ma che con questo giorno si risolve in favore di una dimensione nuova. Più europea.
Potrebbe, perché è ancora presto per poter scommettere sull’effettività del “Jobs Act”, al secolo la Riforma del Lavoro, ma sicuramente sarà un punto di partenza per una maggiore responsabilità individuale, creando un sistema in cui la meritocrazia “dovrebbe” assurgere ad unico criterio di valutazione del lavoratore.

Il controverso testo di legge è passato al Senato con 166 sì, 112 no e un astenuto, su 280 presenti, 279 votanti e una maggioranza di 140. Con questi numeri oggi il Senato ha approvato definitivamente, in terza lettura, la delega per la riforma del mercato del lavoro, nella stessa versione licenziata dalla Camera.
Conciso, ma chiaro, il Premier Renzi, che così commenta l’esito della votazione su Twitter:“L’Italia cambia davvero. E noi andiamo avanti”.

L’Italia cambierà davvero, questo è certo. Basterà aspettare i decreti attuativi.
I nuovi assunti beneficeranno di un contratto a tutele crescenti, spazzando via l’ombra delle collaborazioni coordinate e continuative, da sempre spettro di mancati pagamenti e sfruttamento del lavoro con stipendi non proporzionati, né al tempo impiegato, né alla quantità e qualità di lavoro prestato.
Di contro, è tutelato anche il datore di lavoro, in quanto è esclusa la possibilità di reintegro per i licenziamenti economici, per i quali è previsto solo un indennizzo crescente al crescere dell’anzianità; il reintegro è previsto per i licenziamenti discriminatori e per alcune fattispecie di licenziamenti disciplinari. Ci saranno tempi certi per l’impugnazione del licenziamento.

Un sistema così delineato, che dia anche più spazio ad ammortizzatori sociali e controlli a distanza, sembra poter essere la risposta ad un mercato del lavoro statico, bisognoso di un dinamismo che lo pervada e gli permetta di consentire il ricircolo di moneta, annoso problema che paralizza tutta la nazione, con gravi ripercussioni sull’economia reale.

Ultimo, ma di non minore importanza, è da sottolineare il via libera delle commissioni Giustizia e Finanze del Senato, al disegno di legge sul rientro dei capitali, via libera senza modifiche rispetto al testo arrivato dalla Camera. Con 119 sì, 61 no e 12 astenuti, l’Aula del Senato ha approvato il progetto di legge in questione, contenente anche norme sul reato di “autoriciclaggio”, facendolo diventare legge. Nel pacchetto spicca la “voluntary disclosure”, ovvero “collaborazione volontaria”, per la quale gli evasori potranno e dovranno versare tutte le somme dovute al Fisco, in cambio di un regime di favore sia a livello sanzionatorio, sia di responsabilità penale.
L’autodenuncia in questione potrà essere eseguita fino al 30 settembre 2015, con il versamento in unica soluzione o in tre rate mensili.

Appare davvero palese, come, un provvedimento di questo tipo, strutturandosi come ponte per il rientro di capitali freschi in Italia, possa portare e/o riportare, quell’iniezione di liquidità di cui il paese ha disperato bisogno, ponendosi come potenziale sorgente di investimenti che, non solo aprirebbero una nuova via finanziaria, ma renderebbero più appetibile la nazione per investitori stranieri; senza contare come, se davvero ci sarà un fenomeno di flussi economici cospicui, il complesso problema dell’erogazione del credito, subordinato a fidi dai volumi quasi impossibili, potrebbe trovare una inaspettata chiave di volta.

L’ottimismo è dilagante, ma la consapevolezza che questi provvedimenti diano davvero un cambio di rotta, non è totale.
Solo il tempo potrà vestirsi della toga di giudice imparziale.
Ad maiora, Italia.

Sull'Autore

Lorenzo Cuzzanicontributor

Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.

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