Ancora un seduta anonima per il nostro FTSE MIB che ormai non staziona attorno ai 39.400 punti da numerose sedute confermando una fase di transizione, tuttavia si registrano andamenti eterogenei tra i titoli azionari come nel caso di Webuild sui massimi storici mentre Buzzi ritraccia.
L’azione Webuild (WBD) nella giornata di ieri ha toccato il suo nuovo massimo storico a 3,766€, superando quello di maggio. Nel corso del 2025 il prezzo di WBD ha registrato numerosi nuovi massimi. Attualmente quota 3,642€ e, su base mensile, giugno si chiude con un +1,30%. Il rialzo da inizio anno è molto più consistente, con una performance positiva del +27,90%.
Osservando il grafico weekly, si nota una panoramica del prezzo di Webuild dal 2024. In primavera-estate dello scorso anno, il titolo aveva costruito una base solida in area 1,80 – 1,90€. Da questa zona di supporto è partita un’evidente gamba rialzista che ha spinto il titolo al rialzo per circa otto mesi, fino al massimo di marzo a 3,724€.
Dal massimo di marzo è scattata una correzione violenta, legata alle tensioni internazionali e alla “guerra dei dazi” promossa da Trump. In aprile, il prezzo è sceso fino a 2,40€, da dove è poi partito un netto rimbalzo. In 13 settimane, Webuild ha chiuso in contrazione solo due volte.
Ieri ha toccato il nuovo ATH e in caso di correzione i primi livelli di supporto si trovano a:
Lo scenario tecnico di Buzzi (BZU) è attualmente in fase calante. Il titolo quota 46,16€, in contrazione rispetto al massimo storico di 54,45€ registrato a marzo. Su base settimanale, BZU è in calo del 3%, dopo aver chiuso giugno con un +4%. Tuttavia, da inizio 2025 il titolo mostra comunque una solida performance con un +27%.
Osservando il grafi
co weekly, si nota che dopo la correzione di aprile, BZU ha tentato un rimbalzo, ma la spinta rialzista si è rapidamente esaurita. Ora il prezzo è nuovamente in fase discendente, con un’area di supporto rilevante in zona 43€, da monitorare nei prossimi giorni.
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