Nelle prime ore della sessione europea il cambio euro dollaro rimane sulla difensiva, sfruttando il calo di martedì e scendendo ai minimi di 6 giorni.
Il prezzo dell’euro dollaro ha avviato la giornata di mercoledì con uno slancio negativo, perdendo ulteriore terreno e consolidando al momento le chiusure negative delle ultime due sessioni. Il contesto resta dominato da forte incertezza, poiché gli operatori continuano a monitorare con attenzione i segnali provenienti dalla Federal Reserve e, in particolare, l’atteso discorso del presidente Jerome Powell al Simposio di Jackson Hole.
I mercati prezzano ormai come quasi certo un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base nella riunione del FOMC di settembre. Tuttavia, l’attenzione non è tanto sulla mossa in sé, quanto sul tono che Powell utilizzerà: se confermerà un orientamento accomodante, potremo assistere a ulteriori pressioni ribassiste sul dollaro statunitense, a sostegno della moneta unica. Al contrario, eventuali segnali più cauti potrebbero frenare l’entusiasmo dei compratori sul fiber.
Oltre alla Federal Reserve, i mercati restano influenzati dal clima estivo. La fine di agosto è notoriamente caratterizzata da bassi volumi e minore liquidità, condizioni che aumentano la probabilità di movimenti improvvisi e irregolari. Questa stagionalità contribuisce a rendere l’euro dollaro particolarmente instabile, con oscillazioni dettate più dalle aspettative e dalle notizie geopolitiche che dai dati macroeconomici.
In particolare, restano sullo sfondo le tensioni commerciali tra Stati Uniti e i partner internazionali, così come il complesso scenario geopolitico legato al conflitto in Ucraina. Questi elementi aggiungono ulteriori variabili a un mercato già in cerca di direzione.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1644, in ribasso dello 0,02% ed in pieno tentativo di consolidamento della posizione ribassista a seguito del break-out SHORT del livello annuale 1,1655. Dal punto di vista tecnico, il quadro di ampio respiro appare ancora neutrale. Il livello chiave 1,1600 continua a rappresentare un solido livello di supporto e attira l’attenzione degli operatori e fungendo da spartiacque tra fasi rialziste e ribassiste.
Finché il prezzo resterà sopra questo livello, è probabile che l’euro dollaro mantenga una pressione di acquisto sottostante, anche in virtù della tendenza rialzista di fondo. Tuttavia, solo una chiusura netta sopra il livello chiave 1,1700 permetterebbe ai rialzisti di poter raggiungere il livello annuale 1,1759. Al ribasso, un superamento del livello chiave 1,1600 permetterebbe agli orsi di poter raggiungere il livello annuale 1,1554.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.