Telecom Italia Punta i Massimi Mentre Prysmian Testa Resistenza

L’ultima seduta della settimana del nostro nostro FTSE MIB si è chiusa sostanzialmente invariata con un + 0,20% a 43.210 punti indice e con un rialzo di Telecom Italia e Prysmian.

Telecom Italia consolida il recupero

L’azione di Telecom Italia (TIT) chiude la settimana con un rialzo del +3,22% e attualmente quota 0,50€. L’avvio di dicembre è positivo, mentre novembre si era chiuso con un -5,16%. Osservando le ultime undici chiusure mensili emerge un dato significativo, per nove volte il titolo ha chiuso in progresso, portando la performance da inizio 2025 a un +103%.

Nel mese di ottobre TIT aveva raggiunto il massimo annuale a 0,5324€, da cui è partita una fase di contrazione moderata che ha riportato il prezzo su livelli tecnicamente rilevanti. Azioni FX

Sul grafico weekly osserviamo l’andamento da inizio 2025, periodo in cui una prima fase rialzista si era fermata sulla parte alta dell’ampia zona di congestione che aveva caratterizzato il 2023. Il breakout ha poi generato un’accelerazione direzionale, seguita da fasi di consolidamento e ulteriori estensioni che hanno accompagnato il titolo fino ai massimi di ottobre.

Supporti testati e obiettivi della nuova gamba rialzista

Nelle ultime cinque settimane TIT ha sviluppato una fase di contrazione, con un test del supporto a 0,4645€, da cui è scattato un rimbalzo. L’obiettivo di breve rimane un ritorno verso l’area dei massimi annuali, mentre i supporti successivi di Telecom Italia si collocano a 0,4250€ e 0,40€.

Prysmian lotta sulla resistenza

Attualmente Prysmian (PRY) quota 84,98€, con l’ultima settimana chiusa in negativo e un avvio di dicembre in contrazione dell’1,53%, proseguendo la debolezza già vista a ottobre. Il prezzo di PRY arriva da un lungo uptrend iniziato sul minimo di aprile a 38,57€, culminato nel massimo di ottobre a 93€. Da inizio 2025 resta comunque ampiamente positivo con un +37,80%.

Dal grafico weekly emerge una panoramica chiara della leg up partita da aprile, mentre nelle ultime cinque settimane si è osservato un rallentamento che ha portato PRI a rompere l’area di supporto a 83,40€, toccando 79,15€. Nelle ultime due settimane è in rimbalzo ed è ora a contatto con la resistenza posta a 85,30€.

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