Spotify e Zoom in Rosso dalla Loro Quotazione. SPOT nel 2023 Segna +25%. Zoom Debole

Due titoli del tecnologico americano che si sono sgonfianti tantissimo nel corso del 2022 sono stati Zoom e Spotify. Sappiamo che il Nasdaq l’anno scorso ha segnato un -33,07% facendo peggio di SP500 che ha perso solamente un -19,48%. Spotify e Zoom hanno avuto la loro impennata in pieno periodo pandemico, ma già nel 2021 avevano iniziato a cedere.

Spotify perde il 40% dal lancio della sua IPO

Spotify (SPOT) al prezzo attuale di 100,04$ è in crescita da inizio anno del 25%. Mentre nel 2022 ha chiuso il peggior anno della sua breve storia a -66%. La sua IPO sul Nasdaq risale ad inizio 2018 e dal lancio a 165,90$ ad oggi è sotto del 40%.

Sul grafico weekly possiamo vedere l’andamento discendente partito dai suoi massimi a 387 di Febbraio’21 ad oggi. SPOT ha toccato il suo minimo storico a 69$ a fine Ottobre scorso per poi imbastire una base per un rimbalzo.

Spotify deve puntare a 115$

In questo frangente, dobbiamo focalizzarci sull’ultimo vettore che parte dai massimi a 160$ di Marzo’22 fino ai minimi. Vediamo che il primo livello rilevante passa a 115$ ed è un obiettivo che Spotify deve raggiungere e superare per mostrare che siamo in presenza di un rimbalzo importante.

Al contempo l’obiettivo farà anche da resistenza, inoltre il 30 Gennaio ci saranno i dati del 3 Quadrimestre’22.

Zoom sui minimi rischia di scendere ancora

Una situazione similare ha Zoom (ZM). Al prezzo attuale quota 68,90$ ma è in crescita da inizio anno di un nulla, solo un +2,69% mentre nel 2022 ha chiuso con una discesa del -63,17%. Rispetto al prezzo della sua IPO a 65$ del Gennaio’19 è ancora in guadagno del 6%.

Zoom ha fatto i minimi di periodo a fine anno scorso a 63,25$ ed il prezzo è ancora schiacciato sui minimi. Il prezzo per ripartire deve andare sopra il 94$ altrimenti il rischio è che possa andare a fare nuovi minimi.

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