Petrolio ancora in zona-massimi, i grossi investitori chiudono gli short strategici e aiutano i prezzi a salire.
I prezzi del petrolio greggio WTI, quotato in dollari al Nymex, hanno raggiunto ieri in avvio di settimana un nuovo picco a quota 82.00, riportandosi su valori che non si vedevano dal 17 aprile scorso. Le quotazioni sono ormai giunte ad un passo dalla resistenza principale di medio termine, situata in coincidenza con il picco del 12 aprile scorso a 83.53.
La sessione odierna è stata caratterizzata da un leggero arretramento dei prezzi dovuto probabilmente a provvisorie prese di beneficio. Non sono infatti visibili indicazioni di esaurimento della spinta al rialzo, ancora dominante. Quando sono le 18:43 di lunedì 1° agosto, il contratto Future Light Crude Oil con scadenza a settembre viene passato di mano a 81.60 dollari, in calo dello -0.22% su base giornaliera.
I prezzi del greggio sono saliti al livello più alto degli ultimi tre mesi dopo che l’estensione dei tagli alla produzione da parte dell’Arabia Saudita e dei suoi alleati nell’OPEC+ ha scatenato una corsa alla copertura delle posizioni corte ribassiste da parte degli investitori.
Gli hedge fund e altri money manager hanno acquistato l’equivalente di 52 milioni di barili nei sette giorni terminati il 25 luglio. I gestori di fondi hanno acquistato un totale di 229 milioni di barili nelle quattro settimane dal 27 giugno, secondo i rapporti depositati presso la Commodity Futures Trading Commission statunitense e l’ICE Futures Europe.
Il taglio della produzione da parte dell’Arabia Saudita e l’aumento dell’ottimismo sulle prospettive di un atterraggio morbido dell’economia negli Stati Uniti hanno fatto diminuire parte del pessimismo che aveva depresso le posizioni sul WTI. Le posizioni corte ribassiste sono state ridotte di 104 milioni di barili, mentre le posizioni lunghe rialziste sono aumentate di 65 milioni nei contratti NYMEX e ICE WTI.
Su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, ci concentriamo sulla disposizione dei nuovi supporti che sorreggono il segnale rialzista ancora attivo. Si tratta dei livelli aggiornati posti a 80.50/80.65 e 79.70. I supporti costituiranno potenziali punti di ripartenza del rialzo in caso di nuovi arretramenti, in particolare fra stanotte e domani, martedì 2 agosto.
Le aspettative sono di raggiungimento e successiva rottura della fascia di resistenza intermedia compresa tra 82.14/82.40, a favore di un allungo fino a 83.50/52, attuale obiettivo principale. Per seguire il mercato con posizioni long sarebbe preferibile attendere un riavvicinamento ai supporti, fissando in ogni caso un prezzo limite non più alto di 81.17.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.