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Prezzi Petrolio Greggio: Attenzione ai Supporti, Ultimo Punto di Appoggio

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Feb 18, 2022, 02:31 UTC

Settore OIL, in 2 anni da rottame dei portafogli a pericolo per la ripresa

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I prezzi del Petrolio Greggio scambiato in dollari al Nymex stanno attraversando oggi una sessione di arretramento. Nonostante il recupero in corso dai minimi odierni di quota 90.62, con il mercato che faceva registrare una perdita parziale del -3.25%, le quotazioni si trovano tuttora in territorio negativo rispetto alla chiusura di ieri.

Da un punto di vista tecnico questa è peraltro una settimana piuttosto particolare, in quanto appena ieri (mercoledì 16) le quotazioni sono riuscite a spingersi al ribasso fino a quota 90.00, sommando un complessivo -6.07% di correzione dai massimi del 14.

Maggiore correzione da dicembre

Si tratta della correzione più ampia attraversata dal mercato sin dal 20 dicembre dell’anno scorso, quando ancora il petrolio veniva piazzato a circa 25 dollari in meno. Il fatto che la correzione più ampia sia scattata immediatamente dopo il raggiungimento dei massimi dell’anno, rischia di far scattare un campanello d’allarme all’orecchio degli operatori, che in caso di cedimento di quota 88/90 farebbero probabilmente scattare copiose prese di beneficio dopo un rialzo di quasi il 45% in neppure due mesi.

Quando il Greggio Valeva Zero

La crisi scatenata negli ultimi due anni dal Covid ha immesso in rampa di lancio molti mercati – basti guardare ai titoli del tesoro statunitensi – ma pochi di questi hanno effettivamente attraversato un rialzo più folle di quello del greggio, passato dal crollo totale del 2020 ai quasi 100 dollari al barile di oggi.

Non sono solo le oscillazioni dei prezzi ad aver scioccato in egual misura investitori, amministratori delegati, ministri dell’OPEC+ e semplici automobilisti. Un intero settore è passato in un batter d’occhio dall’essere considerato il dinosauro dei portafogli di investimento fino a subire pressioni dal Presidente degli Stati Uniti affinché i prezzi rallentino, salvando la ripresa economica. “Diciotto mesi fa eravamo in un’apocalisse globale per il settore energetico ed ora si parla di rendimenti fuori da qualunque precedente misura“, ha affermato Travis Stice, amministratore delegato di Diamondback Energy Inc. “Dovremmo tutti fermarci e riconoscere che è in atto nell’economia un autentico spostamento tettonico”.

Il Quadro Tecnico per il Petrolio

Su grafico a barre da 30 minuti è evidente come i prezzi siano ancora sottoposti a pressione ribassista a partire dai massimi dell’anno raggiunti il 14 febbraio scorso (quota 95.82). Il mercato non riesce infatti ancora a “staccare” al rialzo dall’area ove sono concentrati i supporti di breve periodo, quota 91.70/75 e quota 88.38/88.70. In particolare, è sulla tenuta di quest’ultimo livello che si concentrano le aspettative di ripartenza del rialzo fra stanotte e la seduta di domani (venerdì 18). L’atteso aumento della pressione rialzista dovrebbe agevolare un recupero con proiezioni già localizzabili a 97.74/78 e 102.30/102.50, entrambe su nuovi massimi. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale cedimento del secondo supporto, con una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 88.38. Abbiamo già sottolineato che, con un mercato di nuovo sotto quota 88.00, le ripercussioni ribassiste a 2-4 settimane potrebbero essere molto pesanti.

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