Prezzi ORO: Scarso Impatto dai Dati USA, Si Sale Ancora

I prezzi dell’oro quotato in dollari al Comex hanno raggiunto oggi massimi relativi a 1820 nel contesto di una sessione positiva, a prosecuzione del movimento di recupero che sta salendo dal 28 gennaio scorso.

Da un punto di vista tecnico lo scenario dovrebbe agevolare un ulteriore ampliamento del rincaro dei prezzi nel corso delle prossime 5-10 giornate, durante le quali ci aspettiamo un test della zona dei recenti massimi del 25 gennaio a 1854.2. Alle ore 18.40 CET il contratto future con scadenza ad aprile viene scambiato a 1820.5 dollari, in incremento del +0.70% rispetto alla chiusura di venerdì scorso.

Impatto contenuto dei dati USA

L’analista di Commerzbank Daniel Briesemann, responsabile del settore materie prime, ha analizzato la forza dell’oro dopo il rilascio dei dati della scorsa settimana. Nel suo rapporto Briesemann ha affermato: “Il prezzo dell’oro sta mostrando all’inizio della settimana una forza relativa sostenuta, per cui il rapporto ufficiale sul mercato del lavoro statunitense, sorprendentemente vivace in base ai dati diffusi venerdì scorso, non ha pesato sulle quotazioni“.

Ha poi aggiunto che “c’è una crescente pressione sulla Federal Reserve statunitense perché venga inasprita la politica monetaria. Secondo il Fed Fund Futures, il mercato avrebbe già scontato ulteriori rialzi dei tassi in risposta ai solidi dati del mercato del lavoro. Inoltre, i rendimenti obbligazionari e i tassi di interesse reali sono aumentati drasticamente, questi ultimi fino al livello più alto da giugno 2020”.

Dimezzate le posizioni lunghe

Parlando nello specifico della reazione del mercato ai dati, Briesemann ha affermato: “Niente di tutto ciò ha però portato fuori strada il prezzo dell’oro. Molti investitori finanziari speculativi si erano già ritirati da questo mercato in anticipo: le statistiche della CFTC mostrano che le posizioni lunghe nette si sono dimezzate a circa 50.000 contratti nella settimana fino al 1° febbraio. Questo presumibilmente ha giocato un ruolo importante nella caduta dei prezzi durante la settimana di riferimento”.

Briesemann ha poi aggiunto: “Resta da vedere per quanto tempo l’oro potrà ancora reggere il confronto nell’attuale contesto di mercato, caratterizzato, tra l’altro, da aspettative di aumento dei tassi. Sta infatti diventando chiaro che l’oro ha difficoltà a realizzare guadagni consistenti nell’attuale contesto di fondo. Prevediamo che la performance del prezzo dell’oro rimarrà contenuta fino al primo aumento dei tassi di interesse della Fed, cosa che riteniamo accadrà a marzo”.

Il Quadro Tecnico per il Future sull’Oro

Il segnale tecnico vigente è rialzista, per cui cerchiamo su grafico a barre da 30 minuti l’attuale disposizione dei supporti, ossia dei livelli che mantengono attivo il movimento. I supporti, disposti a 1804.0/1804.5 e 1788.5/1790.5, sono i punti ove si concentrano attualmente i compratori.

Entrambi costituiranno potenziali luoghi di ripartenza del rialzo in caso di arretramenti, in particolare fra stanotte e domani (martedì 08/02). Le proiezioni fissano un target aggiornato a 1831.5/1833.0. Una volta raggiunto il target dovremo aggiornare l’analisi in base ai segnali che verranno forniti dai prezzi, per appurare se ci siano fin da subito margini di ulteriore espansione del movimento fino al livello di verifica successivo, la resistenza a 1841.2/1842.3. Da un punto di vista del rapporto rischio/beneficio sarebbe preferibile, considerata l’attuale distanza dei prezzi dai supporti, intervenire long solo su ridiscese delle quotazioni almeno a 1808.6. Lo scenario verrebbe annullato dall’eventuale cedimento del secondo supporto, con una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 1788.5.