Il segnale tecnico è ribassista. L'oro perde quota ma per il momento tiene i minimi settimanali. Occasione ingresso short dalle resistenze.
I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, hanno bruscamente invertito la tendenza a metà giornata, e si avviano ad una chiusura in territorio negativo, nonostante proprio oggi siano stati raggiunti i nuovi massimi di periodo a 1902.3.
Il mercato sta faticosamente cercando di rispettare i minimi fra 1873/1874, toccati sia venerdì che lunedì scorsi. Lo scenario di breve periodo è dominato dalle due sessioni di secco arretramento del 2 e 3 febbraio, ed il rischio, ora, è che vengano forati i minimi e riprenda la discesa in accelerazione.
Gli ETF sull’oro hanno continuato a faticare a gennaio, nonostante il metallo prezioso abbia fatto registrare il suo miglior inizio d’anno in un decennio, con prezzi in aumento di oltre il 6%. I dati mensili sono stati rilevati oggi dal World Gold Council. Questo è il nono mese consecutivo che gli investitori in oro hanno liquidato le loro partecipazioni in ETF.
Secondo il WGC, 26 tonnellate d’oro, dal controvalore di 1.6 miliardi di dollari, sono uscite dagli ETF il mese scorso. Il rapporto afferma che i deflussi in Europa e in Asia hanno superato gli afflussi dei fondi nordamericani. Gennaio è in controtendenza rispetto alla tendenza vista per gran parte del 2022; lo scorso anno, erano stati i fondi nordamericani ad aver visto i maggiori deflussi.
Secondo gli analisti, le politiche aggressive sui tassi, innescate dalla FED e seguite a ruota dalle altre banche centrali mondiali, l’apprezzamento del dollaro e le forti performance del mercato azionario, hanno distolto l’attenzione degli investitori dagli ETF sull’oro. Nel frattempo, i fondi quotati in Asia hanno registrato deflussi di 3 tonnellate, per un valore di circa 200 milioni di dollari.
Tuttavia ci sono segnali che il mercato stia iniziando a cambiare, e possa generare un rally sostenibile. Il WGC ha notato che, sebbene gli investitori siano rimasti sostanzialmente alla larga dagli ETF sull’oro, hanno aumentato il loro posizionamento speculativo rialzista nel mercato dei futures.
Su grafico a barre da 30 minuti è ben evidente l’attuale posizione dei venditori, che si sono concentrati in corrispondenza delle resistenze a 1894.9/1897.3 e 1906.3/1908.4. Entrambi i livelli costituiranno ancora punti di probabile ripiegamento, in caso di recuperi, specialmente fra stanotte e domani (venerdì 10). Il segnale tecnico è ribassista su nuovi test delle resistenze, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 1885.6.
Ci aspettiamo un provvisorio riavvicinamento alle resistenze, seguito da un arretramento fino a 1862.0/62.5 e 1849.00. Lo scenario descritto verrebbe annullato solo dall’eventuale rottura della seconda resistenza, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1908.4.
Mentre sono le 20.07 CET di giovedì 9 febbraio, il contratto future Gold con scadenza ad aprile viene passato di mano a 1876.8 dollari, in calo del -0.72% su base giornaliera.
Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.