Proiezioni tecniche ambiziose per Ford quotata al Nyse. Meno investimenti green, sì all'elettrico solo se a basso costo.
Il titolo Ford, quotato in dollari a Wall Street, si è distinto questa settimana per il raggiungimento di nuovi massimi a quota 12.98, in violazione della vecchia resistenza di lungo periodo situata sul picco di novembre 2023 a 12.91.
I prezzi non sono ancora riusciti a stabilizzarsi sopra a tale livello tecnico, ma la pressione rialzista rimane comunque elevata come testimonia il +5.47% che Ford sta guadagnando poco prima del finale della seduta, a quota 12.73.
È possibile che durante le prossime 3-5 giornate i valori possano effettuare un provvisorio consolidamento a cavallo dei 12.90 ma l’impostazione rialzista di fondo pare intatta e, da un punto di vista tecnico, va privilegiato uno scenario di ampliamento del rialzo.
Ford Motor Co. ha annunciato risultati finanziari impressionanti per il quarto trimestre 2023, superando le aspettative con un fatturato di $46 miliardi contro i $40,35 miliardi stimati. Si tratta di un aumento di $2 miliardi rispetto all’anno precedente, nonostante gli effetti dello sciopero dell’UAW (United Auto Workers) nel mese di ottobre. Gli utili per azione si sono attestati a $0,29, superiori alle stime di $0,13, con un EBIT (earnings before interest and taxes) di $1,1 miliardi rispetto ai $988,2 milioni previsti.
Per l’intero scorso anno, Ford ha registrato un EBIT aggiustato di $10,3 miliardi, in linea con l’estremità superiore delle sue previsioni per il 2023, nonostante $1,7 miliardi di profitti persi a causa dello sciopero. Per il 2024, Ford prevede un EBIT aggiustato di $10 miliardi a $12 miliardi, che, sebbene inferiore alle previsioni pre-sciopero del 2023 di $11 miliardi a $12 miliardi, supera le stime di $9,24 miliardi.
Ford ha annunciato di voler rallentare gli investimenti nei veicoli elettrici (EV) per adeguarsi alla domanda più lenta. Questo marca un cambiamento significativo nel mercato EV negli Stati Uniti, dove i clienti stanno rifiutando i prezzi più elevati dell’elettrico. Gli EVs di prossima generazione saranno lanciati solo quando potranno essere redditizi, con la previsione che il segmento “Model e” registrerà una perdita EBIT di $5 miliardi a $5,5 miliardi nel 2024, con perdite maggiori rispetto al 2023. Ford prevede anche di concentrarsi maggiormente su prodotti EV più piccoli e redditizi, e sta sviluppando una piattaforma EV a basso costo per competere con i futuri EV da $25.000 di Tesla.
Su grafico a scansione intraday è ben evidente il movimento a “V” eseguito quest’oggi dai prezzi che inizialmente hanno toccato massimi a 12.98 e, nel giro di un’ora, hanno effettuato una rapida flessione fino a 12.20 prima di tornare a salire.
Questo contesto dovrebbe essere anticipatore di una fase di provvisorio consolidamento sopra ai livelli di supporto validi fino al termine di febbraio, posizionati a 12.20/12.35 e 11.47/11.58. Gli ostacoli principali alla prosecuzione del rialzo si trovano a 12.83 e 13.02, altrettante resistenze intermedie. L’impostazione è comunque rialzista con un primo obiettivo a 13.72/79 e un obiettivo principale di tendenza a 14.63/69.
Da una prospettiva di pura convenienza teorica tra rischio/beneficio, sarebbe preferibile intervenire long solo su riavvicinamenti almeno al primo supporto, in ogni caso da rilevazioni non superiori a 12.55. Lo scenario descritto verrebbe rivisto solo in caso di violazione di quota 11.47, supporto principale, mediante almeno una chiusura giornaliera inferiore.