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Prezzi Azionario: Aria di Correzione per l’Indice FtseMIB

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Sep 1, 2023, 16:37 UTC

Indici azionari in fase di tentennamento dopo la sessione di giovedì 31/08. Indice FtseMIB vulnerabile alle prese di beneficio.

Prezzi Azionario: Aria di Correzione per l’Indice FtseMIB

Nella settimana che si sta per concludere il mercato azionario italiano ha mostrato un andamento positivo, con l’indice FTSEMIB in crescita finora del 3.97%. Il grafico ad ampia scansione temporale, con candele mensili, evidenzia come l’indice nostrano abbia raggiunto massimi sia nel mese di luglio che nel mese di agosto nello stretto range tra 29.712 e 29.757.

Si tratta di un evento tecnico significativo, in quanto rafforza notevolmente l’intera area di resistenza compresa tra questi due livelli. Essa costituisce attualmente il principale ostacolo da oltrepassare per consentire all’analisi di fissare nuove proiezioni rialziste. Prezzi inferiori a tale area vanno considerati in fase di correzione.

I mercati azionari hanno evidenziato un po’ tutti, durante la sessione di giovedì 31/08, alcuni segnali di tentennamento che è bene tenere monitorati, anche alla luce della nutrita agenda di eventi macro che si profilano all’orizzonte tra il 4 e l’8 settembre 2023.

Agenda Macro

Riassumendo, lunedì 4 settembre ci sarà la pubblicazione dei dati sui PMI dei servizi in Cina, Italia e zona euro. In particolare, i dati sulle vendite al dettaglio in Italia e nella zona euro forniranno importanti insight sulla spesa dei consumatori. Martedì 5 l’evento gli investitori monitoreranno i dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare il dollaro e l’economia americana. 

Mercoledì 6 settembre verranno rilasciati i dati sulla produzione industriale in Germania e in Francia, riflettendo l’andamento del settore manifatturiero. Inoltre, i dati sull’inflazione in Cina potrebbero influenzare la politica monetaria della Banca popolare cinese. Giovedì 7 settembre l’attenzione si sposterà sulla riunione della Banca Centrale Europea, il cui impatto potrebbe estendersi al valore dell’euro e ai mercati obbligazionari. La BCE potrebbe annunciare cambiamenti nella sua politica monetaria, potente indicatore dell’attuale stato di fiducia di cui gode l’economia, con potenziali effetti sull’euro e sui rendimenti dei titoli. La settimana si concluderà, venerdì 8, con la pubblicazione dei dati sulla produzione industriale in Italia e nel Regno Unito.

Tra tutti questi eventi, quello che attira maggiormente l’attenzione degli operatori è la riunione della Banca Centrale Europea prevista per giovedì 7 settembre. Ci si aspetta che la BCE possa annunciare modifiche riguardo al programma di acquisto di titoli di debito pubblico e privato, noto come Quantitative Easing (QE). Il QE è una misura di stimolo monetario che ha lo scopo di aumentare la liquidità, abbassare i tassi di interesse e sostenere l’inflazione e la crescita economica.

L’eventuale decisione di ridurre o terminare il QE prima del previsto sarebbe vista come un segnale di fiducia nell’economia, potenzialmente rafforzando l’euro e aumentando i rendimenti dei titoli. Al contrario, una politica più cauta o addirittura un aumento del QE potrebbe essere interpretata come un segnale di preoccupazione per l’economia, con possibili effetti opposti sui mercati.

Scenario Tecnico

Su grafico a barre da 30 minuti possiamo identificare con maggior precisione l’attuale disposizione delle resistenze più significative per le prossime 3-5 giornate. Si tratta di quota 29.040/070 e 29.260/290. Entrambe le resistenze costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di nuovi recuperi, in particolare entro mercoledì 6 settembre prossimo.

Attualmente sono in vigore proiezioni correttive ribassiste che forniscono obiettivi a 28.445 e 28.285. Lo scenario verrebbe da annullato solo dall’eventuale superamento di quota 26.290.

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