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Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: un Fine Anno Incerto sui Supporti Intermedi

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Dec 28, 2023, 12:16 UTC

Il prezzo del petrolio greggio WTI continua a muoversi in fase laterale, così come il gas naturale. Entrambe le commodities si avvicinano però ai rispettivi supporti intermedi, apprestandosi a una chiusura in calo.

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Il prezzo del petrolio greggio WTI si appresta a chiudere l’anno in fase di temporanea debolezza, ampiamente sotto la resistenza di 80 dollari e dai recenti massimi relativi sui 76 dollari.

Il gas naturale, invece, si mantiene stabile sul baricentro di 2,5 dollari, senza particolari sorprese degne di nota. Per le prossime sessioni di scambio ci si potrebbe attendere un nuovo tentativo di stabilizzazione sopra la resistenza in questione.

Per entrambe le commodities, l’anno sta terminando comunque in calo rispetto ai valori dei primi tre trimestri.

Intanto, oggi al momento della scrittura il petrolio greggio WTI segna esattamente quota 73,3 dollari al barile, mentre il gas naturale passa di mano a 2,456 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Per il prezzo del petrolio greggio WTI, il mercato dovrà evitare i supporti intermedi di 72 e 72,5 dollari al barile e soprattutto il target di 70 dollari al barile, che rappresenta l’ultimo supporto di rilievo prima del ritorno ai minimi relativi già testati.

In caso di stimoli ribassisti particolarmente tangibili, il livello di prezzo da monitorare è quello di 68 dollari, sui minimi dal 13 Dicembre 2023.

Se invece il prezzo del petrolio greggio dovesse riuscire a riprendere quota, lo scenario tecnio imperante diventerebbe quello rialzista, con possibili estensioni sui 75 e 76,5 dollari al barile. Una chiusura annuale sopra questi livelli di prezzo potrebbe favorire un recupero più agevole del target principale di breve termine a 80 dollari.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Il prezzo del gas naturale tenterà ancora di mantenersi stabile sui 2,5 dollari, con possibilità di esploarzioni al ribasso o al rialzo, senza però particolari estensioni.

Non mi immagino, infatti, un allungo sufficiente a sfondare la resistenza di 2,8 dollari o un ritracciamento tanto ampio da riportare il prezzo ai minimi relativi sotto i 2,2 dollari.

L’ipotesi più verosimile è quella di un proseguimento dell’andamento laterale entro questi due estremi appena citati, e più probabilmente tra i 2,38 e i 2,65 dollari.

Guardando all’andamento grafico delle ultime settimane, potremmo anche attenderci alcuni ritracciamenti già in caso di superamento del target intermedio di 2,6 dollari.

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Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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