Il prezzo del petrolio greggio WTI si mantiene rialzista sopra i 90 dollari, mentre il gas accelera verso quota 2,72 dollari, senza però uscire dalla banda laterale.
Il prezzo del petrolio greggio WTI sta riuscendo a mantenersi sopra il supporto di 90 dollari al barile, nonostante gli incessanti tentativi di ritracciamento che nella giornata di ieri hanno portato a un primo ribasso verso il target in questione. Il gas naturale, di contro, ha tentato un nuovo rialzo sopra quota 2,7, ma pur sempre entro l’area laterale tra i 2,5 e i 2,8 dollari.
Per la giornata di oggi e in generale per il resto della settimana, le prospettive sono per un mantenimento dei rialzi per il WTI e un proseguimento della fase laterale del gas naturale, senza troppe sorprese.
Precisamente, il WTI potrebbe consolidare ulteriormente sopra i 90 dollari, preparando la strada al target successivo di 92 dollari al barile; il gas naturale, invece, potrà testare nuovamente la resistenza a 2,8 dollari, che potrebbe però avviare pericolosi ribassi.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il prezzo del petrolio greggio texano è di 91,18 dollari al barile, ancora in rialzo, mentre il gas naturale si trova a 2,729 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI continua a mantenersi stabile, ma i tentativi di ritracciamento non si fermeranno.
Nell’ipotesi in cui il texano dovesse riuscire a cementificare il supporto a 90 dollari, il target successivo si troverebbe a 92 dollari e aprirebbe già la strada al test del livello di 95 dollari.
Considerando però che il prezzo si trova già in area di ipercomprato, non sorprenderebbe un fisiologico ribasso sotto i 90 dollari e verso i supporti intermedi tra gli 85 e gli 88 dollari. Qui il prezzo del petrolio greggio potrebbe temporeggiare in attesa di ulteriori stimoli, in un quadro tecnico comunque assolutamente rialzista nel breve termine. L’obiettivo di molti analisti è infatti già quello di 100 dollari, a causa dei tagli dell’OPEC+.
Il prezzo del gas naturale si sta invece mantenendo all’interno della sua fascia laterale, ma nelle ultime ore ha mostrato un discreto rialzo sopra quota 2,7$.
Lo scenario tecnico attuale vede un possibile proseguimento verso i livelli intermedi a 2,75 e 2,78 dollari, prima del raggiungimento del target di 2,8 dollari.
Qui si trova la prima resistenza intermedia che ha causato in passato non pochi problemi ai rialzisti. Se in questo caso il prezzo del gas naturale dovesse riuscire a infrangere questo valore, il livello immediatamente successivo a 3 dollari potrebbe limitare ulteriormente i rialzi.
Sul fronte tecnico, non vi sono segnali a sostegno di ampi e improvvisi break-out rialzisti; tutt’al più, potremmo assistere a un’accumulazione sui 2,8 dollari, per scongiurare ampi ritracciamenti e preparare la strada a rialzi futuri, quando nuovi stimoli fondamentali interverranno per muovere le acque di un quadro tecnico assai stagnante.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.