Il prezzo del petrolio greggio WTI e quello del gas naturale si mostrano in ripresa, in un contesto di mercato certo ancora complesso.
La scorsa chiusura settimanale per il prezzo del petrolio greggio WTI si è rivelata assai audace, con un proseguimento dei rialzi anche oltre le mie ottimistiche previsioni. Il texano si è infatti spinto sopra i 73,5 dollari, testando nuovi massimi relativi che fanno ben sperare i traders rialzisti per la settimana che si apre oggi.
Il gas naturale, invece, ha continuato ad arretrare moderatamente, mantenendossi poco sopra il supporto di 2,5 dollari. Ribadiamo che non si tratta certo di un ribasso particolarmente minaccioso, ma è chiaro che l’arretramento da 2,8 dollari segnala una significativa mancanza di momentum rialzista.
Quest’oggi al momento della scrittura, il prezzo del petrolio greggio WTI segna 73,4 dollari (in lieve ritracciamento) mentre il gas naturale si muove in ripresa, a 2,630 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI potrebbe continuare a muoversi al rialzo, pur essendo già entrato nel mirino dei ribassisti (la possibilità di ampi ritracciamenti non va in alcun modo sottovalutata).
Se il petrolio greggio texano dovesse respingere i tentativi di ribassi, il passaggio successivo sarebbe verosimilmente il ritorno sopra la resistenza di 74 dollari al barile. Da qui, attenzione all’assalto al target intermedio di 75 dollari, senz’altro ambizioso.
In questo scenario, il prezzo del petrolio greggio ritornerebbe ai valori toccati l’ultima volta nei primi giorni di Maggio 2023 e necessiterebbe di un ampio consolidamento per limitare ulteriori tentativi di ritraccciamento.
Se invece la commodity dovesse allontanarsi dal target di 74 dollari ormai in vista, i cali potrebbero coinvolgere rapidamente il fresco supporto di 73,5 dollari e i livelli successivi di 73,2 e 72,8 dollari.
Ribassi più ampi si paleserebbero all’orizzonte in caso di arretramento fin sotto il supporto intermedio di 72,5 dollari.
Il prezzo del gas naturale veniva scambiato vicino al supporto di 2,5 dollari, prima della ripresa di queste ore.
Il valore di 2,5 dollari continuerà però a rappresentare uno spartiacque di grande interesse per analisti e investitori, ragion per cui mi attendo molta attenzione e altrettanta volatilità.
In caso di break-out ribassista, l’ipotesi principale è quella di un ritorno ai minimi relativi di 2,2 dollari, all’interno di un’area di stagnazione in cui il gas naturale si è mosso anche fin troppo a lungo. Incidentalmente, occorre anche ricordare che il ritorno a questo target di prezzo rappresenterebbe un integrale annullamento dei rialzi delle ultime settimane (+10,8% mensile al momento della scrittura).
In questo scenario tecnico particolarmente ribassista potrebbe esservi spazio anche per un ritorno al target di 2 dollari, da cui potrebb partire un ulteriore break-out.
Lo scenario rialzista attualmente in corso vede invece un progressivo allontanamento al rialzo dal target intermedio di 2,5 dollari e verso i 2,8 dollari. Come sopra accennato, però, il livello tecnico in questione non sarà facilmente superabile nel breve termine, considerando la debolezza strutturale della materia prima.
Se però il gas naturale dovesse riuscire a ritornare al rialzo, potremmo quantomeno attenderci un progressivo avvicinamento tramite accumulazione.
Dall’area di prezzo attuale di 2,63 dollari, se il gas non dovesse ritracciare ulteriormente, sarebbe possibile osservare intanto un’estensione verso i 2,7 dollari.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.