Nella notte il prezzo dell’Oro è salito fino a formare il nuovo massimo plurimensile poco sopra i 2.050 $, anche se sta riducendo i suoi guadagni in queste prime ore di sessione europea.
Nella notte di mercoledì il prezzo dell’Oro è salito al picco di quasi sette mesi, poco sopra i 2.050 $, anche se ora è in corso una correzione che sta riducendo i guadagni giornalieri. Un modesto dollaro americano cerca di rimbalzare dal livello più basso dall’11 agosto toccato nella sessione odierna, sfruttando anche il tono di rischio generalmente positivo, che sta pressando al ribasso il metallo giallo.
Il metallo giallo per il momento non riesce a mantenersi in territorio positivo, in una chiara volontà di chiudere in guadagno per il quinto giorno consecutivo, il sesto giorno nei sette precedenti, ma ci sono tutte le condizioni per continuare ad apprezzarsi ulteriormente sulla scia delle aspettative secondo cui la Federal Reserve non alzerà più i tassi di interesse.
Le dichiarazioni meno aggressive del governatore della FED Christopher Waller hanno riaffermato le scommesse del mercato secondo cui la Banca Centrale americana potrebbe iniziare ad allentare la sua politica monetaria già a marzo 2024.
Comunque, i trader potrebbero ancora astenersi dal piazzare scommesse aggressive in vista dei dati macroeconomici ad alto impatto degli Stati Uniti.
La stima preliminare del rapporto sul PIL degli Stati Uniti prevede che la più grande economia mondiale si è espansa ad un ritmo annualizzato del 5% durante il terzo trimestre rispetto alla crescita del 4,9% riportata in precedenza. Oltre a questo, si attendono anche i FEDspeak che potrebbero guidare la domanda di dollaro americano e creare opportunità a breve termine attorno al prezzo dell’Oro.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.037,70 $, in ribasso dello 0,16% ed in una fase di inizio correzione dopo la formazione di un nuovo massimo plurimese a 2.052,06 $, livello toccato l’ultima volta il 5 maggio 2023.
Da un punto di vista tecnico, una correzione potrebbe essere fisiologica, pertanto gli orsi potrebbero prendere in mano la situazione e iniziare un movimento ribassista volta a raggiungere almeno il livello annuale dei 2.018,68 $, con un occhio di riguardo su un tentativo di raggiungere il livello psicologico dei 2.000 $. D’altro canto, un ritorno nei pressi dei 2.050 $ potrebbe suggerire un prepotente ritorno dei tori, i quali potrebbero tentare il colpo grosso e raggiungere prima il massimo annuale a 2.067 $ e successivamente il livello annuale dei 2.070,63 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.