Il prezzo dell’Oro sta continuando ad essere scambiato in territorio positivo sopra i 1.660 $ prima dell’apertura della sessione americana grazie al ribasso del rendimento obbligazionario USA a 10 anni.
Nonostante gli ultimi elementi di supporto, il prezzo dell’Oro manca ancora di convinzione rialzista dopo i numerosi discorsi dei funzionari della FED, i quali hanno dichiarato di mantenere costante l’aumento dei tassi di interesse per frenare l’inflazione. Queste scommesse sono state riaffermate da diversi membri del FOMC che continuano a sostenere i rendimenti elevati dei titoli del Tesoro statunitense, i quali (soprattutto l’obbligazionario a 10 anni) ha portato l’Oro a cedere terreno.
Come anticipato, l’obbligazionario a 10 anni, l’asset inversamente correlato all’Oro, staziona nei pressi del massimo di 12 anni raggiunto nella giornata di mercoledì e sta aiutando a limitare il recente ribasso del dollaro americano. E questo a sua volta ha portato a non far decollare il prezzo dell’Oro nel momento in cui ha raggiunto il minimo del mese a 1.622 $.
Gli investitori delle materie prima sono in attesa dell’evento clou di oggi rappresentato dall’indice delle spese per consumi personali, ossia l’indice PCE Core, considerato l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve. Si menziona anche due rilasci a medio impatto come il Chicago PMI e il Michigan Consumer Sentiment Index.
Nonostante i dati macroeconomici, gli investitori dell’Oro considerano più importante le ultime dichiarazioni dei funzionari del FOMC, i quali, insieme ai rendimenti obbligazionari USA, dovrebbero influenzare maggiormente l’andamento del prezzo dell’Oro.
Tuttavia, l’Oro è pronto a registrare il sesto mese consecutivo negativo e la tendenza di lungo termine rimane ancora a favore di un ribasso, soprattutto con una Federal Reserve così aggressiva.
Dal punto di vista tecno-grafico è ben visibile la correzione che dura da almeno 3 sedute consecutive, che ha portato il prezzo dell’Oro a raggiungere l’obiettivo centrale rappresentato dal limite inferiore dell’area di supply e livello annuale 1.673,30 $.
Ciononostante, è ben visibile la pressione dei ribassisti che potrebbe innescare un forte ribasso ma occorre attendere come chiuderà la giornata di oggi. Confermato i presupposti ribassisti, i due obiettivi di breve/medio termine sono rappresentati dai livelli annuale 1.635,70 $ e 1.605 $.
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Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari.