Il prezzo dell’Oro attrae acquirenti per il secondo giorno consecutivo, nonostante le aspettative accomodanti della FED.
Il prezzo dell’Oro ha attirato acquirenti per il secondo giorno consecutivo, consolidando il rimbalzo avviato il giorno precedente dai minimi di una settimana e mezza, in zona 3.331 $. I dati sull’inflazione statunitense di luglio, sostanzialmente in linea con le previsioni, hanno rafforzato le attese di un taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve nella riunione di settembre. Questo ha mantenuto il dollaro statunitense vicino ai minimi di oltre due settimane, favorendo il metallo giallo, che beneficia storicamente di un contesto di tassi più bassi.
Nonostante il recupero, la spinta rialzista del metallo giallo appare contenuta, complice il clima di maggiore ottimismo sui mercati internazionali. L’estensione della tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina e le attese per un vertice tra Washington e Mosca volto a porre fine alla guerra in Ucraina riducono infatti l’appeal degli asset rifugio come l’Oro. Gli operatori preferiscono quindi attendere segnali tecnici più solidi prima di posizionarsi in modo aggressivo al rialzo.
Martedì, gli Stati Uniti hanno comunicato che l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) è rimasto stabile al 2,7% su base annua, leggermente sotto le stime del 2,8%. L’indice Core, che esclude le componenti più volatili come cibo ed energia, è invece salito al 3,1% dal 2,9% di giugno, superando le previsioni del 3%.
Questi dati offrono un quadro misto per la FED. Da un lato, l’inflazione complessiva resta moderata; dall’altro, le pressioni di fondo non mostrano segnali di allentamento. Nonostante ciò, secondo lo strumento FedWatch i mercati continuano a prezzare con convinzione la possibilità di almeno due tagli dei tassi entro fine anno. Tale prospettiva mantiene il dollaro statunitense sotto pressione, fornendo un sostegno strutturale al prezzo dell’Oro.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 3.355,30 $, in rialzo dello 0,21% e molto vicino a tentare un break-out rialzista del livello annuale dei 3.359,917 $. C’è stato un primo timido approccio ma i tori stanno cercando di aumentare le loro posizioni per tentarci veramente; una chiusura al di sopra del livello annuale dei 3.359,917 $ permetterebbe ai rialzisti del metallo giallo di poter raggiungere almeno il livello chiave dei 3.400 $.
Viceversa, una falsa rottura LONG dei 3.359,917 $ potrebbe spingere gli orsi a consolidare il movimento ribassista di breve termine, con il prezzo dell’Oro che potrebbe raggiungere prima il supporto die 3.320 $ e successivamente il livello annuale dei 3.288,195 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.