Previsioni Prezzo Oro: Fallito il Recupero dei 1.700 $

Il 2022 non è stato magnanimo per il prezzo dell’Oro, in forte calo dal picco di marzo a seguito dell’invasione della Russia in Ucraina, superando provvisoriamente i 2.000 $. Da quel momento il prezzo è sceso di circa il 20%, e la giornata odierna sembra stia confermando la tendenza di lungo termine ribassista. Complessivamente, a 2 mesi dal termine del 2022, è stato un anno deludente per gli investitori dell’Oro, nonostante il contesto di inflazione persistente che doveva rafforzare le prospettive rialziste. Ma la forte determinazione della Federal Reserve nella sua lotta contro l’inflazione ha decisamente invertito la rotta e il futuro sembra anche peggio.

La Federal Reserve rimarrà irremovibile nel suo percorso di rialzo dei tassi, dichiarando che non si fermerà davanti a nulla per raggiungere l’obiettivo di stabilità dei prezzi. Nonostante i tentativi falliti degli investitori di valutare il punto di svolta volta per volta, i tre rialzi dei tassi di 75 punti base ha distrutto qualsiasi possibilità di rialzo del prezzo dell’Oro.

L’ultima speranza per l’Oro

Sebbene permanga estrema incertezza, vi sono alcuni flebili segnali nel mercato che indica che non è ancora finita per l’Oro. Si tratta della correlazione tra i rendimenti del mercato obbligazionario USA e, ovviamente, il prezzo dell’Oro.

Il tasso a dieci anni, il più correlato al metallo giallo, potrebbe aver raggiunto un massimo importante che lascia pensare ad un possibile rialzo per l’Oro, considerando soprattutto che se l’appetito per i titoli di Stato tornasse nel momento il ciclo di rialzo dei tassi di interesse della Fed è prossimo alla fine, è probabile che i rendimenti di conseguenza scenderanno. E grazie a questo l’Oro potrebbe beneficiarne, almeno nel breve/medio termine.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni Oro

Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 1.672,30 $, in ribasso dello 0,32% ed in procinto di annullare i buoni presupposti di ieri che hanno tratto in inganno i rialzisti. È palese la pressione ribassista che, man mano che si avvicina l’evento macroeconomico dei verbali della FED, aumenta le probabilità di un’estensione del ribasso.

Il ruolo di protagonista lo sta facendo il livello annuale 1.673,30 $, il cui ruolo vitale sancirebbe, con una chiusura al di sotto di esso, il via libera definitivo del movimento ribassista vero e proprio con due obiettivi di breve/medio termine rappresentati dai livelli annuali 1.635,70 $ e 1.605 $.

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