Tradotto con IA
Durante la sessione asiatica di mercoledì, l’Indice Dollaro USA (DXY) ha proseguito il proprio rialzo per il secondo giorno consecutivo, scambiandosi vicino a 99,39. L’avanzata è stata supportata dall’ottimismo nei confronti dei rapporti commerciali USA-Cina, dai rendimenti stabili dei Treasury e dall’attesa per il rilascio dell’Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) previsto per maggio.
La recente forza del dollaro riflette l’ottimismo legato al rinnovato dialogo commerciale. Il Segretario al Commercio USA, Howard Lutnick, ha confermato che entrambe le parti stanno lavorando per l’implementazione del Geneva Consensus.
Nel frattempo, il Vice Ministro del Commercio cinese, Li Chenggang, ha segnalato colloqui produttivi e piani per riferire il quadro proposto alla leadership di Pechino.
Nonostante siano in attesa delle approvazioni finali, il tono collaborativo ha ridotto l’ansia del mercato e rafforzato la domanda di USD.
I rendimenti stabili dei Treasury hanno offerto ulteriore supporto. I rendimenti a 2 anni e a 10 anni si attestavano rispettivamente al 4,01% e al 4,46%, suggerendo un posizionamento cauto. I mercati ora si concentrano sul CPI di maggio, che si prevede salirà del 2,5% su base annua.
I dati potrebbero influenzare la traiettoria dei tassi della Federal Reserve e offrire indicazioni sull’impatto economico dell’evoluzione delle tariffe, diventando così un punto critico per i trader questa settimana.
L’indice DXY sta guadagnando terreno, avvicinandosi al livello di resistenza di 99,39 dollari, mantenendosi al di sopra di una linea di tendenza ascendente. Il prezzo si sta comprimendo in un cuneo sempre più stretto, con gli acquirenti che difendono minimi più elevati mentre i venditori fanno leva sulla EMA a 200 periodi a 99,35 dollari.
La media mobile esponenziale a 50 periodi (99,05 dollari) è ancora al di sotto della EMA a 200 periodi, suggerendo che il trend generale rimane cauto, sebbene il momentum a breve termine tenda al rialzo. Se il DXY supera con decisione i 99,39 dollari, i livelli successivi saranno 99,66 e 99,96 dollari.
Un ribasso sotto i 98,81 dollari, tuttavia, potrebbe rompere la linea di tendenza e spingere verso il supporto a 98,58 dollari. Finora non si sono verificate inversioni nelle candele, ma il lento aumento vale la pena essere monitorato, soprattutto con alcuni importanti catalizzatori macro in vista.
La sterlina britannica (GBP/USD) è scivolata sotto la EMA a 200 periodi (1,34826 dollari) dopo non essere riuscita a mantenersi al di sopra di una linea di tendenza discendente e della EMA a 50 periodi (1,35212 dollari), segnalando che i ribassisti stanno guadagnando terreno. Il prezzo sta ora testando il supporto intorno a 1,34712 dollari.
Non si osserva ancora alcuna candela di inversione rialzista—né martello, né engulfing—ma solo un lento calo. Se il livello di 1,34600 dollari venisse rotto, l’obiettivo successivo sarebbe 1,34454 dollari, seguito da 1,34159 dollari. Al contrario, riconquistare i 1,34830 dollari potrebbe innescare un piccolo rimbalzo verso la linea di tendenza spezzata e i 1,35301 dollari.
Il tono a breve termine è ribassista, a meno che i rialzisti non intervengano rapidamente. Attualmente, il momentum favorisce i venditori, specialmente con la formazione di massimi sempre più bassi e le medie mobili che si orientano verso il basso.
L’EUR/USD si trova in prossimità del supporto della linea di tendenza ascendente, scambiandosi appena sopra 1,14050 dollari. La coppia ha oscillato in un range per diversi giorni, con il prezzo bloccato tra 1,14574 e 1,14050 dollari, ma il trend rialzista rimane tecnicamente intatto.
La media mobile esponenziale a 50 periodi (1,14136 dollari) si sta appiattendo, mentre quella a 200 periodi, a 1,13671 dollari, continua a inclinarsi verso l’alto, evidenziando una forza a medio termine. I rialzisti difendono minimi più elevati, ma finora non si sono verificati breakout convincenti o pattern di inversione: solo una serie di candele a corpo ridotto che suggeriscono un andamento indeciso.
Un superamento netto dei 1,14574 dollari apre la porta a 1,14953 dollari. Se il prezzo dovesse scivolare al di sotto della linea di tendenza ascendente e perdere il supporto a 1,1405 dollari, l’attenzione si sposterà verso i 1,13723 dollari. Si tratta di una situazione di attesa, con il prezzo che si restringe in una zona di decisione.
Arslan è un MBA in finanza e possiede anche una laurea MPhil in finanza comportamentale. Esperto in analisi finanziaria e psicologia degli investitori, Arslan utilizza il suo background accademico per offrire preziose intuizioni sul sentiment di mercato e sulla probabilità che gli strumenti siano sovraacquistati o sovrasvenduti.