Dopo il calo delle scorte di greggio e lo stallo dell'accordo sul nucleare iraniano che hanno fatto salire il Petrolio WTI, nelle ultime due sedute sembra che i ribassisti siano entrati in gioco.
Il prezzo del Petrolio WTI è scambiato in ribasso nella giornata odierna dopo che il mercato ha scontato il rialzo dopo il calo delle scorte petrolifere, dell’imminente riunione dell’OPEC + e della possibile chiusura dei rubinetti russi a seguito dell’annuncio di Putin alle “nazioni ostili” che i futuri acquisti di gas dovranno essere pagati in rubli russi (palese violazione del contratto, secondo fonti Bloomberg).
Riguardo al dato delle scorte di Petrolio greggio, due giornata fa l’EIA (Energy Information Agency) ha pubblicato l’ultimo rapporto sullo stato delle scorte di Petrolio WTI. Come anticipato, le scorte di Petrolio Greggio hanno visto un forte calo di 2,508 milioni di barili mentre gli analisti prevedano un aumento di 114 mila barili. Quindi, le scorte di Petrolio WTI sono attualmente pari a 413,4 milioni di barili, un numero inferiore di 13% alla media di 5 anni.
Gli investitori di materie prime ramo energetico rivolgono tutta la loro attenzione alla riunione del 31 marzo dell’OPEC+, dove il cartello discuterà del prossimo obiettivo di produzione per il mese di maggio. Si prevede che l’accordo esistente per aumentare la produzione di petrolio di 400.000 barili al giorno non andrà avanti come previsto, anzi ma si potrebbe vedere aumento della produzione di barili dopo le pressioni degli Stati Uniti e degli Emirati Arabi.
Gli ultimi incontri non hanno avuto una lunga durata ma ora l’agenda di questo mese potrebbe veder un maggiore impegno a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni alla Russia. Tuttavia, riguardo i recenti picchi di prezzo il cartello ha affermato che non dovrebbero essere attribuiti alle loro politiche, ma la causa è da attribuire ai timori di una carenza di offerta.
Al momento della scrittura il prezzo del WTI quota 110,53 $ al barile, in territorio negativo (perdita giornaliera quasi -1% rispetto alla giornata di ieri) ma è ancora presente il momentum rialzista.
Dopo aver tentato di superare il target 114,85 $, il WTI ha iniziato un deciso ritracciamento che lo ha portato provvisoriamente al di sotto del livello chiave dei 110 $. Probabilmente i trader si aspettano una probabile fase laterale tra i due target intermedi 114,85 $ e 106,83 $, gli attuali obiettivi di breve termine.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.