Il Petrolio WTI riscende sotto la soglia degli 80 $ con il ritorno del rialzo nel future del dollaro americano nonostante si profilavano condizioni meno aggressive da parte della Federal Reserve.
Il prezzo del Petrolio WTI, dopo esser sceso durante l’intera sessione di Wall Street, si è stabilizzato durante la sessione di Tokyo mentre i mercati stanno ancora considerando le implicazioni degli ultimi dati statunitensi. Il future del dollaro americano si è ripreso dopo che l’indice ISM non manifatturiero ha battuto le previsioni degli analisti attestandosi a 56,5 invece del 54,4 previsto. Si menziona anche un dato positivo sugli ordini alle fabbriche e gli ordini di beni durevoli, i quali hanno superato le aspettative attestandosi rispettivamente all’1,0% e all’1,1%.
Questi dati sembrano ricordare che l’economia statunitense lavora ancora (quasi) a pieno regime e che se la Federal Reserve vuole riportare l’inflazione a livelli più bassi, la Banca Centrale dovrà inasprire le condizioni finanziarie più di quanto si pensasse in precedenza. Ovviamente, il Petrolio WTI è stato influenzato direttamente da queste situazioni e nella giornata di ieri il WTI si è contratto ulteriormente raggiungendo il minimo della giornata a 76,77 dollari, mentre in questi momenti l’Oro nero ha aggiornato i minimi formando il nuovo minimo settimanale a 76,59 $.
Il WTI ha assistito ad una significativa azione sulla quotazione nella giornata di ieri, dopo che l’OPEC + si è incontrato e ha concluso che la produzione rimarrà ai livelli di produzione precedenti; decisione arrivata nel mezzo di altri fattori fondamentali, tra cui l’allentamento delle restrizioni COVID da parte della Cina e il tetto massimo dell’UE sul petrolio russo (60 $ al barile) trasportato via mare.
Dal punto di vista dei dati COT, questi sembra che stiano accompagnando l’andamento del Petrolio WTI, segnando una diminuzione delle posizioni nette a favore dell’Oro nero, passando dai 252,5K agli attuali 239,7K. Una diminuzione di poco più del 5%.
Al momento della scrittura il prezzo del WTI quota 76,63 $, in ribasso dell’1,38% ed in via di continuare il movimento ribassista iniziato nella giornata di lunedì che porterebbe ad un definitivo via libera ai ribassisti di raggiungere sia i minimi dell’anno ma anche formarne altri.
Come obiettivi, il primo di brevissimo termine è il limite inferiore dell’area di demand a 74,52 $ mentre per fine anno gli analisti ritengono possibile il raggiungimento del livello annuale 70,61 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.