Previsioni Petrolio Greggio e Gas Naturale: Come Sta Influendo la Variante Omicron sulle Commodities

Il petrolio greggio ha iniziato la nuova settimana ieri con un tentativo di consolidamento intorno ai 70/72 dollari al barile, prima di un recente calo che stamattina alle ore 8:40 ha portato il prezzo a 68,38 dollari al barile, vicino al prossimo supporto intermedio.

Il gas naturale è invece crollato verso il valore attuale di 4,64 dollari e potrebbe mirare ai 4 dollari già nel breve termine.

Per entrambe le commodities, sulla forte flessione di queste ultime sessioni di scambio sta influendo la nuova variante Omicron e le sue conseguenze attese per l’economia globale. In questo contesto, per il petrolio greggio sarà fondamentale la riunione dell’OPEC+ sulla riduzione della produzione di barili.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio

Con il prezzo del petrolio greggio sotto i 70 dollari, la prossima fascia di supporto per la commodity sarà probabilmente rappresentata dal livello di 68 dollari al barile, a cui potrebbe fare seguito anche un test del secondo supporto principale di 65 dollari.

Se la pressione ribassista dovesse estendersi, il prezzo del petrolio greggio WTI potrebbe portarsi anche in direzione 60$, ma in generale il trend attuale sotto i 70$ si mostra già decisamente ribassista e l’OPEC+ potrebbe decidere di correre ai ripari.

Per ritornare ai valori precedenti, quando il prezzo si trovava in un placido consolidamento intorno ai 78 dollari, il petrolio greggio WTI dovrà invece innanzitutto riconquistare la resistenza a 70 dollari e poi superare i livelli intermedi di 72 e 75 dollari al barile.

Considerando l’estensione della contrazione, per questi giorni, in attesa della riunione dell’OPEC+, si può valutare una fluttuazione tra i 66 e i 72 dollari al barile, salvo ulteriori novità o dichiarazioni legate alla nuova mutazione.

Previsioni per il prezzo del gas naturale

Il gas naturale si è ritrovato ieri invece a dover fare i conti con un calo del -10%, per la peggiore seduta da Gennaio 2019.

La contrazione ha raggiunto i minimi a quota 4,825 nella giornata di ieri e stamattina si è estesa fino al valore attuale di 4,68$.

Con la forte inversione di tendenza in corso, per il gas naturale il prossimo obiettivo di prezzo ribassista è quello di 4,5 dollari; si tratta di un supporto sicuramente coriaceo, ma superabile dalla commodity in caso di accelerazione del trend bearish.

Oltrepassato anche il livello di 4,5 dollari, con tutta probabilità il gas naturale potrebbe continuare a contrarsi anche fino ai 4 dollari. Per il momento, è questo il target finale dell’ipotetico scenario ribassista di breve periodo.

Al rialzo, per il gas naturale ci sarebbe la possibilità di riprendere quota e contenere i ribassi tramite un recupero del livello di prezzo di 4,8 dollari e del successivo a 5 dollari.

Un ritorno ai 5 dollari potrebbe essere seguito da un consolidamento per evitare ulteriori scossoni e tentare di riprendere i massimi mensili.

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