Tradotto con IA
L’Indice del Dollaro USA (DXY) ha chiuso leggermente in ribasso venerdì, ritirandosi mentre gli operatori incassavano profitti in vista delle cruciali discussioni commerciali del weekend tra funzionari statunitensi e cinesi in Svizzera.
Nonostante il modesto calo giornaliero, il dollaro rimane in un trend rialzista più ampio, sostenuto da una serie di massimi e minimi crescenti che riflettono un sentimento bullish persistente. L’indice trova supporto a breve termine a 99,391, mentre una discesa al di sotto di 99,172 potrebbe segnalare una possibile inversione del trend.
Venerdì, l’Indice del Dollaro USA (DXY) si è assestato a 100,424, con una diminuzione di 0,212 o -0,21%.
Il dollaro era in vista di un avanzamento settimanale nei confronti delle principali valute, tra cui il franco svizzero, l’euro e lo yen giapponese.
Un accordo commerciale annunciato recentemente tra Stati Uniti e Regno Unito, che ha mantenuto una tariffa base del 10% sui beni britannici riducendo al contempo i dazi sulle importazioni automobilistiche, ha alimentato le speranze di un allentamento più ampio delle tensioni commerciali globali.
Gli operatori di mercato hanno interpretato l’accordo come un segnale che l’amministrazione statunitense potrebbe prepararsi ad allentare la propria posizione sui dazi prima degli incontri commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Matthew Weller di StoneX ha osservato un crescente sentimento secondo cui “il peggio delle guerre commerciali e dei dazi è ormai alle spalle”, e questo sentimento è stato sempre più riflesso nei prezzi di mercato.
La forza del dollaro contro il franco svizzero — in crescita per la quarta settimana consecutiva — ha contrastato con il ritracciamento di venerdì dello 0,35%, assestandosi a 0,82865. Tendenze simili sono state osservate nei confronti dello yen e dell’euro, con i guadagni settimanali invariati nonostante la debolezza giornaliera.
Le azioni divergenti delle banche centrali hanno aggiunto ulteriore complessità al posizionamento del dollaro. La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi d’interesse a un range tra il 4,25% e il 4,50%, resistendo alle pressioni politiche per tagli.
Nel frattempo, la Bank of England ha ridotto i tassi, mentre Svezia e Norvegia hanno scelto di non intervenire. Questa divergenza nelle politiche ha contribuito ad ancorare il vantaggio di rendimento relativo del dollaro, sebbene un rialzo del dollaro taiwanese e i guadagni più ampi in alcune valute asiatiche abbiano esercitato una pressione ribassista selettiva.
Il dollaro ha concluso la settimana più debole nei confronti dello yuan offshore a 7,236 ed è sceso dello 0,48% rispetto al won coreano a 1.397,98. Tuttavia, queste perdite sono state compensate da una più ampia forza dei paesi del G10, mantenendo il DXY tecnicamente sostenuto.
I rendimenti dei titoli di Stato USA sono rimasti per lo più invariati, con il titolo a 10 anni che ha toccato il 4,386% e il rendimento a 2 anni che si è mantenuto quasi stabile al 3,889%. Gli operatori del mercato obbligazionario hanno adottato un atteggiamento cauto, in attesa di chiarezza dai prossimi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina. I mercati si aspettano che ulteriori accordi commerciali possano moderare i dazi globali, sebbene gli attuali dazi sui beni cinesi rimangano elevati al 145%.
Pur riflettendo un incasso di profitti, il ritracciamento modesto di venerdì non ha intaccato il trend rialzista del dollaro, che rimane sostenuto sopra il livello chiave di 99,391. Una rottura al di sotto di 99,172 cambierebbe il momentum a breve termine.
Da parte sua, il DXY affronta una resistenza a 101,302, con una possibile rottura che potrebbe puntare alla media mobile a 50 giorni a 102,20.
La reazione del mercato agli incontri commerciali in Svizzera sarà determinante: sviluppi costruttivi potrebbero sostenere il tono rialzista, mentre eventuali delusioni potrebbero innescare una correzione verso il supporto del trend.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.