Pirelli e Prysmian Fase di Rialzo ma sul Breve Scenari Opposti

Anche la seconda seduta di giugno per il FTSE MIB si è mostrata debole con l’indice che rimane sotto i 40.000 punti e con andamento contrastato per molti titoli azionari trai quali Pirelli che ritraccia con Prysmian in salita.

Pirelli rialzo dal minimo di aprile e massimi

 Il titolo Pirelli (PIRC) è in fase rialzista dai minimi di aprile. Attualmente quota 6,20€ e il rialzo è del +33%, con il mese di maggio che si è chiuso a +16%. Tuttavia, i primi due giorni di contrattazione di giugno stanno mostrando debolezza, con un calo del -1,44%. Il rialzo da inizio 2025 si attesta comunque a +13,40%.

La fase rialzista di Pirelli è ben visibile dal grafico weekly, con una panoramica che parte da aprile 2024. Qui si nota come, un anno fa, il prezzo di PIRC si trovasse sui massimi a 6,34€, livello da cui è poi partita una fase correttiva piuttosto profonda che ha portato il titolo a 4,88€ nel mese di novembre, area da cui è iniziato un deciso rimbalzo.

Ultimi giorni in ritracciamento per Prielli

Nel 2025 il movimento rialzista è proseguito fino all’esplosione della guerra dei dazi. Tra marzo e aprile, PIRC ha subito un crollo fino al minimo di 4,692€. Da questo livello, il prezzo ha reagito con un forte rimbalzo, tornando ora sui massimi visti un anno fa.

Negli ultimi due giorni il prezzo si è fermato in questa area. Il primo supportopassa a 6,10€, mentre i livelli successivi da monitorare sono 5,70€ e il principale a 5,50€.

Prysmian: uptrend da nove settimane  

Andamento un po’ diverso per l’azione di Prysmian (PRY), che si trova attualmente sui massimi del rimbalzo iniziato ad aprile. Attualmente quota 136,2€ e il rialzo è del +53%, con la formazione della nona candela verde consecutiva dai minimi di aprile fissati a 88,57€.

Tuttavia, da inizio 2025, PRY è ancora in rosso del -4,2%. Sul grafico weekly si può osservare la fase rialzista in atto, con il prezzo che ha rotto la resistenza a 135€. L’uptrend in corso potrebbe ora spingere Prysmian verso i 165,60€, con successivo target sui massimi storici di gennaio a 172,76€.

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