Petrolio Greggio: Ripartito il Treno del Rialzo dopo i Minimi del Pomeriggio

I prezzi del petrolio greggio quotato in dollari al Nymex stanno attraversando oggi una sessione a due facce. Dopo aver raggiunto minimi nel pomeriggio a quota 81.08, il mercato ha invertito la tendenza subito dopo l’apertura di Wall Street, recuperando oltre il 2.30% fino a 82.97. Su grafico storico a barre mensili è ben evidente l’incremento di momentum che ha accompagnato la rottura rialzista dell’ex resistenza di lungo periodo a 76.90. Una volta superata un’iniziale fase di indecisione a ridosso della resistenza, tra luglio e settembre di quest’anno, il mercato ha infatti premuto con decisione sull’acceleratore tornando su valori che non si vedevano dal 2014. Per la cronaca, le prossime resistenze di lungo periodo si trovano adesso non prima di 112.24 e 114.83, in corrispondenza dei massimi di agosto 2013 e di maggio 2011. Alle ore 18.49 CET il contratto future con scadenza a dicembre quota 82.89, con un guadagno dell’1.47% rispetto alla chiusura di ieri.

Ci avviciniamo al picco della domanda?

La pandemia di COVID-19 ha intaccato il consumo di petrolio rispetto ai massimi che erano stati raggiunti a livello mondiale nel corso del 2019. Le major energetiche hanno anticipato alcuni studi effettuati da produttori e analisti su quando la domanda mondiale di greggio potrà realisticamente raggiungere un picco. Il dato di partenza è quello dei circa 100 milioni di barili al giorno (bpd) estratti nel 2019, livello che tuttora non è stato recuperato anche grazie all’aumento dei veicoli elettrici circolanti ed al graduale passaggio alle energie rinnovabili. Anche se difficilmente si troverà un consenso attorno ad una data precisa, gli studi e le previsioni sul picco di domanda vanno comunque già adesso ad influire sui piani di esplorazione e sviluppo del settore petrolifero.

In base a quanto ha dichiarato la britannica BP, i possibili scenari da tenere in considerazione sarebbero almeno tre: dal più ottimista, in base al quale il picco sarebbe già stato raggiunto nel 2019, fino al più pessimista, che sposta invece la data del picco storico al 2035. Secondo il produttore norvegese di petrolio e gas Equinor, invece, la domanda di petrolio dovrebbe toccare i massimi fra il 2027 ed il 2028, due-tre anni prima di quanto la stessa Equinor avesse previsto in precedenza. Nel suo scenario principale la domanda di petrolio arriverebbe a sfiorare i 99,5 milioni di barili al giorno nel 2030, scendendo poi a 84 milioni di barili nel 2050. Più prudente nelle previsioni la società di consulenza Bernstein Energy, secondo cui la domanda tornerà ai livelli del 2019 entro il 2023 e raggiungerà un picco tra il 2025 e il 2030. “La domanda di petrolio non ha raggiunto il picco, ma probabilmente non è nemmeno così lontano”, hanno scritto gli analisti della società.

Il Quadro Tecnico per il Petrolio Greggio

Esaminando nel dettaglio i movimenti odierni dei prezzi con l’ausilio di un grafico a barre intraday, possiamo localizzare la disposizione dei supporti a 1-3 sedute, che si trovano adesso a 82.16/24 ed a 81.20. Le quotazioni sono riuscite in corso di giornata a flettere fino a 81.08 ma non sono state registrate chiusure su grafico a 30 minuti inferiori a 81.20, per cui possiamo considerare ancora pienamente attivo il segnale rialzista che sorregge il mercato. Le aspettative sono di raggiungimento dell’area di verifica posta fra 83.55 e 84.00, che costituiva un primo target per oggi. Possiamo tuttavia anticipare che il successivo livello di resistenza, in caso di superamento di tale area, sarebbe già adesso identificabile a 85.60. Il quadro rialzista dipende dalla tenuta dei supporti citati, che costituiranno ancora potenziali punti di ripartenza del rialzo in caso di arretramenti, in particolare fra stanotte e domattina. Lo scenario verrebbe accantonato e rivisto solo in presenza di una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 81.20.