Analisi e suggerimenti Il greggio ha recuperato 27 centesimi, ma rimane vicino al recente minimo di quota 42,02, a causa del continuo aumento dell'offerta
Il greggio ha recuperato 27 centesimi, ma rimane vicino al recente minimo di quota 42,02, a causa del continuo aumento dell’offerta globale e delle scorte degli Stati Uniti. Il Brent è salito di 59 centesimi a quotato 45,77, avvicinandosi ai minimi recenti a seguito dell’incremento della produzione deciso dall’Iraq insieme all’invio di sette cargo verso gli Usa. La produzione mondiale e l’offerta di petrolio continuano a crescere, con l’Arabia Saudita che sospinge l’Opec nel suo attacco contro i produttori di olio di scisto degli Stati Uniti. Il greggio si avvicina al suo peggiore risultato settimanale degli ultimi tre mesi, con i trader della materia prima che, a causa dei timori per il rallentamento della crescita globale e per l’apprezzamento del dollaro, hanno deciso di vendere. La mossa ha reso un gruppo di trader molto felici: i venditori allo scoperto.
Nella giornata di giovedì, Darren Wolfberg, direttore per l’attività di trading con i titoli azionari statunitensi di Bnp Paribas, ha dichiarato a “Futures Now”, una trasmissione della Cnbc: “L’interesse aperto è aumentato di 33000 contratti. Ciò rappresenta un notevole incremento di vendite.” I dati pubblicati dal governo nella giornata di giovedì hanno mostrato come le forniture degli Stati Uniti siano salite per la settimana settimana consecutiva.
Wolfberg ha spiegato che, quando l’interesse aperto aumenta in una giornata in cui un asset si muove in ribasso — nella giornata di mercoledì, il greggio ha perso il 3%—, ciò significa che più trader scommettono sul proseguimento del declino del prezzo. Diversamente, agli inizi di ottobre, l’aumento dell’interesse aperto era legato a un rialzo del greggio, che rifletteva nuove posizioni a lunga.
Allo stesso tempo, i produttori di petrolio hanno incrementato le loro posizioni a breve sui contratti future sul Brent, raggiungendo il massimo storico di 1,3 milioni. Ciò segnala come, sulla base delle aspettative di un crollo dei prezzi, i produttori intendano sempre più coprire la produzione.
Oltre che dall’elevata produzione e dall’incremento dei depositi, la fiducia è stata intaccata anche dalla sensazione che le due principali economie della regione stiano ulteriormente rallentando a seguito dell’ulteriore calo mostrato dalla produzione industriale in Cina.
Il rallentamento della Cina ha abbattuto l’intero settore delle materie prime, con prodotti come il greggio, il rame, il gas naturale liquefatto, il carbone e il minerale di ferro che, nel corso dell’anno, hanno perso tra il 20% e il 30% su una base corretta valutata a 100 punti al 1 gennaio
Alla preoccupazione per la domanda si aggiungono i timori per la possibilità che il Giappone sia caduto in recessione.
FxEmpire realizza analisi dettagliate per ciascuna delle coppie valutarie e materia prima seguita. Le analisi fondamentali si dividono in tre parti. Realizziamo anche analisi mensili e previsioni al principio di ciascun mese. Infine, ci sono i nostri rapporti settimanali, con l’analisi dei dati e delle informazioni economiche.
PROGRAMMA SETTIMANALE
Il petrolio questa settimana
Pubblicazione prevista: mercoledì, all’1:00 p.m. EST (programma)
Aggiornamento benzina e diesel
Pubblicazione prevista: lunedì, tra le 4:00 e le 5:00 p.m. EST (programma)
Rapporto settimanale sullo stato del petrolio
Pubblicazione prevista: wpsrsummary.pdf, overview.pdf e le tabelle 1-14 nei formati CSV e XLS sono pubblicati sul sito web dopo le 10:30 a.m. EST di mercoledì.
Dati economici di oggi
Valta
|
Evento
|
Attuale
|
Previsto
|
Precedente
|
|||
JPY
|
Produzione industriale (m/m) (settembre)
|
1,1%
|
1,0%
|
1,0%
|
|
||
JPY
|
Indice dell’attività del settore terziario (m/m)
|
-0,4%
|
0,2%
|
0,2%
|
|||
EUR
|
Germania – PIL (a/a) (T3)
|
1,8%
|
1,8%
|
1,6%
|
|
||
EUR
|
Germania – PIL (t/t) (T3)
|
0,3%
|
0,3%
|
0,4%
|
|
||
EUR
|
PIL (a/a) (T3)
|
1,6%
|
1,7%
|
1,5%
|
|
||
EUR
|
PIL (t/t) (T3)
|
0,3%
|
0,4%
|
0,4%
|
|
||
EUR
|
Bilancia commerciale (settembre)
|
20,5 miliardi
|
18,2 miliardi
|
11,2 miliardi
|
|
||
USD
|
IPP core (m/m) (ottobre)
|
|
0,1%
|
-0,3%
|
|
||
USD
|
Vendite al dettaglio core (m/m) (ottobre)
|
|
0,4%
|
-0,3%
|
Prossimi eventi economici di rilievo
Lunedì, 16 novembre 2015
Valuta
|
Evento
|
Attuale
|
Previsto
|
Precedente
|
|||
NZD
|
Vendite al dettaglio (t/t) (T3)
|
|
|
0,1%
|
|
||
JPY
|
PIL (t/t) (T3)
|
|
-0,1%
|
-0,3%
|
|
||
JPY
|
PIL (a/a) (T3)
|
|
-0,2%
|
-1,2%
|
|
||
EUR
|
IPC core (a/a) (ottobre)
|
|
|
0,9%
|
|
||
EUR
|
IPC (a/a) (ottobre)
|
|
|
|
|
||
EUR
|
IPC (m/m) (ottobre)
|
|
0,1%
|
0,2%
|
|
||
USD
|
Indice manifatturiero dello Stato di New York
|
|
-5,00
|
-11,36
|
Calendario delle aste dei titoli di Stato
Data Ora Paese
18 novembre 11:30 Germania Asta nuovi Schatz del valore di 5 miliardi di euro con scadenza nel 2017
18 novembre 10:30 Gran Bretagna Asta Gilt con tasso di interesse del 2% e scadenza nel 2025
18 novembre 10:30 Portogallo Asta di titoli di Stato del valore di 1-1,25 miliardi di euro
18 novembre 15:30 Svezia Pubblicazione dei dettagli dell’asta di titoli di Stato del 25 novembre
18 novembre Non disponibile Paesi Bassi Pubblicazione dei dettagli dell’asta di titoli di Stato del 24 novembre
19 novembre 9:30 Spagna Asta Bonos/Obligaciones
19 novembre 10:50 Francia Asta BTAN
19 novembre 11:50 Francia Asta OATi
19 novembre Non disponibile Stati Uniti Asta TIPS a 10 anni
20 novembre 16:30 Italia Pubblicazione dei dettagli dell’asta CTZ/BTPei del 25 novembre