Petrolio Greggio Analisi Fondamentale Settimanale Previsioni dal 28 Settembre al 2 Ottobre 2015

Analisi e suggerimenti:

Venerdì i future sul petrolio greggio con scadenza a novembre chiudono in rialzo, incrementando il margine di guadagno settimanale. La chiusura su terreno positivo sarebbe da attribuire alle dichiarazioni rialziste sull’economia statunitense da parte del Presidente della Fed Janet Yellen, interpretate come un segnale di miglioramento della domanda.

I future sul WTI con scadenza a novembre si attestano a 45,70$ il barile, in rialzo di 68 centesimi (+1,5%), mentre per quanto riguarda il Brent si registra un rialzo di 43 centesimi (+1,0%), per un prezzo pari a 48,60$ al barile.

A sostenere il mercato sul finire della settimana hanno contribuito i dati economici dagli USA, che per il secondo trimestre indicano un tasso di crescita annua del 3,9%. Positivo anche un ruolo del pattern grafico potenzialmente rialzista: per la quarta settimana, infatti, la zona di ritracciamento chiave ha offerto massiccio supporto portando a una chiusura rialzista (dopo due settimane su terreno negativo).

La rapida inversione di venerdì ha impedito quella che si prefigurava come un’ennesima chiusura settimanale su terreno negativo: il momentum stava infatti calando e il mercato premeva sulla zona di ritracciamento di breve termine.

A spiegare un avvio di settimana travagliato, con oscillazioni sui due versanti, potrebbero essere i dati conflittuali sui fondamentali del mercato. Con la pubblicazione del rapporto settimanale sulle scorte dell’agenzia di informazione sull’energia, i trader si sono dovuti confrontare con dei fondamentali contrastanti, o magari erano in attesa di ulteriori dati a conferma della genesi un trend di lungo termine.

Il rapporto della EIA pubblicato mercoledì 23 settembre – facente riferimento alla settimana conclusasi 18 settembre – indica una contrazione delle scorte superiore alle aspettative; le riserve registrano infatti una flessione pari a 1,9 milioni di barili, contro una contrazione pari ad 1 milione prevista dai trader; chiaramente la notizia poteva avere un effetto rialzista, compensato però da incremento superiore alle aspettative sulle riserve di benzina. Stando ai dati della EIA, le riserve di benzina sarebbero aumentate di 59 milioni di barili: si tratterebbe del maggiore incremento dal 2011 in questo periodo dell’anno. Inoltre, le raffinerie avrebbero ridotto i propri tassi di utilizzo.

Guardando avanti, i fondamentali a breve termine sembrano ribassisti, e questo si riflette nell’andamento del grafico. La preoccupazione più grande è probabilmente associata al calo del consumo di benzina nel corso della stagione autunnale, che ha avuto inizio il 17 settembre, e che si protrarrà per tutto l’inverno. Sono previsti anche interventi di manutenzione nella maggior parte delle raffinerie statunitensi, con un conseguente calo della domanda di greggio.

Nel breve termine, le riserve di benzina potrebbero registrare una flessione a causa della manutenzione programmata, mentre quelle del greggio potrebbero aumentare. Se proseguirà il “tira e molla” sui fondamentali, questa settimana il petrolio greggio potrebbero continuare a testare il livello 50% a 44,28$.

Osservando il modello grafico tecnico, crediamo però che questa settimana il greggio WTI potrebbe salire fino ai 48,00$, ma tra 50,04 $ e 51,77$ troveremmo comunque un muro invalicabile. Inoltre, in questo momento potrebbe essere impossibile risolvere il problema dell’eccesso di offerta, se non a fronte di un segnale che indichi un’inversione di tendenza della produzione Usa. Un fattore chiave capace di sostenere un rally potrebbe celarsi dietro un ulteriore flessione nel conteggio delle piattaforme petrolifere. In caso contrario, i trader ribassisti sfrutteranno eventuali rally come opportunità di vendita short.

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