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Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale, Previsioni – Le liquidazione dei fondi speculativi potrebbero spingere i prezzi in un’area di valore

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Dec 11, 2017, 06:03 UTC

Il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso in ribasso per la seconda settimana

Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale, Previsioni – Le liquidazione dei fondi speculativi potrebbero spingere i prezzi in un’area di valore

Il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso in ribasso per la seconda settimana consecutiva. I trader hanno confermato che la decisione di estendere i tagli alla produzione fino alla fine del 2018, presa a fine novembre dall’OPEC e da altri importanti produttori, era completamente scontata sul mercato: in questo momento a guidare il mercato è la produzione negli Stati Uniti.

I future sul petrolio greggio WTI con scadenza a gennaio hanno chiuso a $ 57,36, in calo di $ 1,00 (-1,71%), mentre i future sul Brent con scadenza a febbraio hanno concluso la settimana a $ 63,40, in calo di $ 0,33 (-0,52%).

WTI gennaio, grafico settimanale
WTI gennaio, grafico settimanale

Il WTI è rimasto sotto pressione per tutta la settimana, specialmente mercoledì, dopo che la Energy Information Administration (EIA) statunitense ha segnalato per la scorsa settimana una flessione delle scorte di petrolio superiore alle aspettative in corrispondenza di un aumento della produzione delle raffinerie e di un forte incremento imprevisto nelle scorte di benzina e distillati. Inizialmente i trader hanno spinto i prezzi in rialzo in scia ai dati sul petrolio, ma il rally è stato fermato e i prezzi hanno subito un’inversione in risposta ai dati sulle scorte di benzina e distillati.

Secondo la EIA, nella settimana conclusasi il 1 dicembre le scorte di greggio sono diminuite di 5,6 milioni di barili, a fronte di una flessione pari a 3,4 milioni di barili prevista dagli analisti. Le riserve di petrolio – escludendo le riserve strategiche – si attestano a 448,1 milioni di barili, ai minimi dall’ottobre 2015.

Le scorte di benzina sono aumentate di 6,8 milioni di barili, quando i trader prevedevano un prelievo di 1,7 milioni di barili. Stando ai dati della EIA, le scorte di distillati, che includono gasolio e olio combustibile, sono aumentate di 1,7 milioni di barili, contro le aspettative di un aumento di 1 milione di barili.

L’incremento delle scorte di benzina ha sorpreso i trader, abbastanza da produrre un’inversione ribassista del trend sul grafico giornaliero. La notizia suggerisce che i raffinatori potrebbero non aver bisogno molto greggio in futuro.

A premere sui prezzi ha poi contribuito un ulteriore aumento della produzione.

Il rapporto della EIA infatti ha segnalato ancora un incremento della produzione USA. La produzione di petrolio greggio statunitense è infatti salita di 25.000 barili al giorno, attestandosi a 9,71 milioni di barili al giorno, ai massimi da quando, all’inizio degli anni ‘70, i dati mensili segnalarono una produzione superiore 10 milioni di barili al giorno.

Brent febbraio, grafico settimanale
Brent febbraio, grafico settimanale

Previsioni

Il trend sul grafico giornaliero ha subito un’inversione ribassista: ora che le notizie rialzista sull’OPEC sono uscite, potrebbe indicare che gli investitori sono alla ricerca di valore; questo potrebbe indurre gli hedge fund a ridurre le posizioni e attendere un calo di prezzo. Potrebbero utilizzare il grafico settimanale per determinare la prossima zona di valore maggiore.

Gli investitori, inoltre, temono che l’aumento della produzione USA possa compromettere i tentativi fatti dall’OPEC e dalla Russia per riportare la produzione e la domanda in equilibrio dopo anni di eccesso di offerta.

La reazione degli acquirenti alla fine della scorsa settimana potrebbe anche essere una reazione tardiva al rapporto settimanale sulle scorte della Energy Information Administration (EIA), pubblicato mercoledì, che ha mostrato un calo delle scorte di petrolio greggio superiore al previsto. I trader potrebbero anche aver reagito in misura esagerata al massiccio aumento di scorte di benzina e distillati, attirando l’attenzione dei bargain-hunter solleticati dal basso costo. I trader sostengono inoltre che un balzo imprevisto nella domanda di greggio dalla Cina e una minaccia di sciopero nel più grande esportatore di petrolio in Africa potrebbero contribuire al sostenere il mercato alla fine della settimana.

Fra le altre notizie, secondo Baker Hughes, società di servizi petroliferi, il conteggio degli impianti di perforazione degli Stati Uniti di questa settimana, un premonitore della produzione futura, è aumentato di due piattaforme petrolifere portando il totale a 751 unità.

In questo momento, il mercato del petrolio greggio è esposto a forti liquidazione di capitali, quindi mi aspetto un ulteriore calo dei prezzi. I fattori catalizzatori dietro la pressione di vendita sarannola produzione degli Stati Uniti in aumento e un ulteriore incremento delle scorte di benzina e distillati.

La notizia di venerdì sull’aumento di domanda dalla Cina potrebbe essere un evento “una-tantum”; in questo caso i venditori faranno ritorno a inizio settimana. Anche la minaccia di sciopero nel più grande esportatore dell’Africa è qualcosa da tenere d’occhio perché eventuali interruzioni dell’offerta alimenteranno un altro ondata di azioni di copertura short: potrebbe trattarsi dell’incognita di questa settimana, nel decidere se i prezzi saliranno o scenderanno.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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