Petrolio: analisi fondamentale settimanale, previsioni – Dollaro in calo potrebbe fungere da supporto

I future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e quelli sul benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso la settimana in ribasso; i mercati sono rimasti per lo più stabili all’inizio della settimana poiché i trader sono sembrati sollevati dalla Fed, che ha fornito “assicurazioni” contro un crollo dell’economia, ma poi si sono tornati a preoccuparsi dopo che il presidente Trump ha annunciato ulteriori tariffe sulla Cina che potrebbero influenzare negativamente la domanda. Tuttavia, venerdì, gli operatori finanziari sono sembrati confortati dalla prospettiva di un altro taglio dei tassi a settembre da parte della Fed, per contrastare gli effetti delle nuove tariffe.

I future sul greggio WTI con scadenza a settembre hanno chiuso la settimana a $ 55,66, in calo di $ 0,54 (-0,96%), mentre i future sul greggio Brent con scadenza a ottobre hanno chiuso la settimana a $ 61,89, in calo di $ 1,48 (-2,39%).

Fondamentali

All’inizio della settimana, la Energy Information Administration USA (EIA) ha mostrato un altro prelievo superiore alle previsioni,  in qualche modo compensato da un leggero aumento della produzione di greggio degli Stati Uniti nella settimana conclusasi il 26 luglio. Tuttavia, i prezzi sono saliti in risposta alla notizia.

Secondo l’EIA, la scorsa settimana la produzione di petrolio greggio degli Stati Uniti è stata in media di 12,2 milioni di barili al giorno (bpd), in aumento di 900.000 bpd rispetto alla settimana precedente e di circa 1,3 milioni di bpd sull’anno.

Fra le altre notizie che lasciano presagire una calo di domanda, i dati sull’attività manifatturiera americana per il mese scorso indicano un peggioramento scendendo al minimo in tre anni, e le spese per l’edilizia a giugno sono diminuite a fronte del crollo degli investimenti in progetti di costruzione privata, scesi ai minimi in 1 anno e mezzo.

Il PMI ISM del manifatturiero si attesta a 51,2, in calo dal 51,7 precedente e inferiore al 52,0 previsto. La spesa edile è scesa dell’1,3%,  quando i trader prevedevano un incremento dello 0,5%. Il mese precedente è stato rivisto in rialzo allo 0,5%.

Notizie a lungo termine

Secondo quanto riferito dai media statali, il contrammiraglio Hossein Khanzadi, comandante della Marina iraniana, ha annunciato che la Russia e l’Iran stanno pianificando un esercitazione navale congiunta prevista per il prossimo anno. Stando a tali notizie, l’esercitazione si svolgerà nel marzo 2020 nell’Oceano Indiano e potrebbe estendersi allo Stretto di Hormuz.

“Un incontro di coordinamento si terrà tra le due parti in questo senso”, ha detto durante una visita di tre giorni in Russia.  “Quando parliamo dell’Oceano Indiano, forse la parte più importante della quale è la regione settentrionale in cui è collegata al Mare di Oman, allo Stretto di Hormuz e anche al Golfo Persico”, ha detto Khanzadi da San Pietroburgo.

Questa notizia non dovrebbe avere un impatto sui prezzi nel breve termine, ma potrebbe essere qualcosa da osservare all’inizio del prossimo anno, soprattutto dopo la recente escalation di tensioni nella regione. A luglio, la Marina degli Stati Uniti ha affermato di aver abbattuto un drone iraniano e l’Iran ha sequestrato una petroliera battente bandiera britannica.

Altre notizie

Venerdì, la società di servizi petroliferi Baker Hughes ha segnalato in settimana un calo di due unità nel conteggio delle piattaforme USA attive, che scendono a 770,  per la quinta settimana consecutiva in cui la maggior parte dei produttori indipendenti ha tagliato la spesa anche se i maggiori produttori stavano ancora portando avanti degli investimenti in nuove perforazioni.

Anche il numero totale di impianti di perforazione attivi negli Stati Uniti, nel frattempo, è diminuito di 4 unità, scendendo a 942.

Previsioni settimanali

Prevediamo la possibilità di un trading bilaterale fino a quando la volatilità nei mercati finanziari non rallenterà. Al rialzo, la domanda estera di greggio in dollari potrebbe aumentare se il dollaro USA continuasse a indebolirsi. Al ribasso, le vendite potrebbero riprendere se la Cina colpisse gli Stati Uniti con aggressive contromisure alle nuove tariffe. Questo dirà ai trader se la il paese asiatico è pronto a tenere la linea a lungo termine o sta leggermente cedendo alla pressione degli Stati Uniti.